 Approda a Genova la protesta dei taxi contro la mancata approvazione delle norme anti Uber del Governo. Un centinaio i lavoratori radunati in presidio a De Ferrari in concomitanza con l'incontro con il ministro Delrio a Roma sul futuro della categoria dopo l'emendamento Lanzillotta al decreto Milleproroghe che, spiegano i tassisti, agevolerebbe i servizi di noleggio aprendo la strada alle multinazionali del trasporto.
                    
                    Approda a Genova la protesta dei taxi contro la mancata approvazione delle norme anti Uber del Governo. Un centinaio i lavoratori radunati in presidio a De Ferrari in concomitanza con l'incontro con il ministro Delrio a Roma sul futuro della categoria dopo l'emendamento Lanzillotta al decreto Milleproroghe che, spiegano i tassisti, agevolerebbe i servizi di noleggio aprendo la strada alle multinazionali del trasporto. Nel capoluogo ligure i tassisti hanno deciso di tutelare i cittadini evitando blocchi al traffico ma dando comunque un segnale con la presenza delle auto bianche nella piazza centrale delle città. "C'è un presidio a De Ferrari, Radiotaxi è attivo, ma la nostra protesta è forte - ha raccontato a Primocanale Valerio Giacopinelli del coordinamento sindacale Taxi Genova - il servizio è garantito ma non escludiamo ulteriori manifestazioni".
"In questo momento - spiega anche Leonardo Cavagnoli, portavoce del coordinamento dei tassisti genovesi - non ci sembrava giusto danneggiare i cittadini con un blocco del traffico. Noi non vogliamo creare problemi a chi tutte le mattine si deve recare a lavorare". La protesta "però era necessaria - spiegano i tassisti - perché con queste norme si danneggia tutta una categoria. Ci troveremo nel paradosso in cui i taxi sono rinchiusi in una serie di leggi - conclude Cavagnoli - mentre altri operatori avrebbero una deregolamentazione quasi totale". Intanto una colonna di cento colleghi è partita da Genova per Roma in vista dell'incontro tra i delegati nazionali con il ministro Delrio.
BOTTE DAVANTI ALLA SEDE DEL PD A ROMA - Dopo un lancio di oggetti contro le forze dell'ordine, gli ambulanti e i tassisti che manifestavano davanti la sede del Pd sono stati caricate dalle forze dell'ordine. I manifestanti si sono dispersi nelle vie limitrofe verso via del Tritone. Alla carica hanno nuovamente reagito con un altro fitto lancio di oggetti, comprese bottiglie di vetro. I manifestanti disperdendosi hanno rovesciato vasi, tavolini e sedie di alcuni locali sotto lo sguardo impaurito dei turisti. Le forze dell'ordine hanno chiuso le vie di accesso che portano al Largo del Nazareno. Gli agenti, informa una nota della questura, "hanno dovuto reagire a un attacco premeditato da parte di un gruppo di facinorosi e il tentativo è stato respinto da un calibrato intervento dei reparti impiegati".
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