"In nome della dignità della persona umana, la persona viene curata con amorevolezza e con dedizione", ma "in nome della stessa dignità umana la gente viene spesso trascurata e non di rado uccisa". Ad affermarlo il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, durante la Messa in occasione della Giornata mondiale del malato. Per il porporato, si cura e si uccide "a partire dal medesimo principio". "Basta leggere le cronache, vedere le legislazioni, fatte o da farsi, e vediamo che, partendo dal medesimo principio, si arriva a conseguenza totalmente diverse, opposte", ha detto. "Questa - ha aggiunto - è la situazione in cui la cultura occidentale si sta avvolgendo, credendo di procedere sulla strada del progresso, scende nel precipizio".
Il porporato ha detto che "il prendersi cura dei più deboli, all'inizio e avanti nella via della vita, è il segno della civiltà, di una società veramente umana, vivibile, non a parole ma nei fatti". "Questo - ha affermato - dà il senso di una società a misura di famiglia e non a misura di finanza, di economia, di spesa pubblica, di costi sociali".
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