
L'attività investigativa della Polizia di Stato ha mostrato chiaramente il coinvolgimento di tutti i componenti della banda nell'azione illecita, pur riconoscendo un ruolo preminente al sedicente 'comandante' o 'capitano'.
Gli arrestati preparavano meticolosamente l'azione, scegliendo l'obiettivo, assumendo informazioni sulla potenziale vittima oggetto della falsa perquisizione. I quattro arrestati disponevano, anche, di una serie di mezzi necessari per approntare la falsa rappresentazione (palette, verbali, pettorine apparentemente riconducibili alla Guardia di Finanza).
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?