Il 30 dicembre scorso la Giunta Toti ha deliberato il parere positivo di compatibilità ambientale al progetto per la realizzazione del biodigestore a Isola del Cantone. Una decisione che di fatto ha smentito le dichiarazioni dell’assessore Rixi e della vicepresidente Viale in assemblea pubblica a Isola del Cantone l’11 ottobre scorso, e soprattutto le due mozioni approvate all'unanimità dal Consiglio. Contrarietà era stata espressa anche dai sindaci di Isola del Cantone e dei Comuni limitofi, dell’Associazione isolese ambientalista e dai cittadini della Valle Scrivia, oltre che i consiglieri metropolitani genovesi e dei Comuni del Basso Piemonte. A far discutere è il posizionamento dell’impianto industriale dentro il letto del fiume Scrivia, in terreni ritenuti non disponibili e ad alto rischio di allagamento e inquinamento del fiume stesso. L'ultimo ok dovrà arrivare dalla Città metropolitana, che però non ha inserito il biodigestore nel piano del ciclo dei rifiuti.
"Con il solito capolavoro politico dello scaricabarile Toti e co. hanno dato parere positivo all’impianto, rinnegando se stessi e scaricano la decisione sulla Città Metropolitana - si legge in una nota del Pd - Ancora una volta la Regione a marchio centrodestra ha deciso di non assumersi la responsabilità di attuare quanto dichiarato in tutte le sedi dagli assessori, demandando decisioni di grandi responsabilità agli altri Enti, rendendosi la vita amministrativa facile. In pratica la Regione se n’è lavata le mani ignorando le istanze e i diritti dei cittadini".
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