Il consiglio di amministrazione di Italiana Coke, riunitosi lo scorso 31 ottobre, ha nominato amministratore delegato Paolo Cervetti, che aggiunge la carica a quella di Ad di Funivie S.p.A., altra società del gruppo.
La nomina è stata definita dalla holding che fa capo alla famiglia Ascheri, in ottemperanza agli accordi raggiunti con il sistema bancario, per assicurare speditezza e organicità al concordato in continuità recentemente omologato e che richiede un'attenzione particolare integrata nel "sistema carbone", in un contesto che, pur essendo in via di risoluzione, rimane ancora complicato.
Paolo Cervetti, genovese, è laureato in Economia e ha conseguito un master presso l'INSEAD di Fontainebleu, Francia. Tra le sue esperienze lavorative Duferco, Accenture e Veolia. E' inoltre stato AD dell'azienda di mobilità e trasporti genovese AMT.
economia
Italiana Coke, Paolo Cervetti nominato nuovo amministratore delgato
Già Ad di Funivie S.p.A., altra società del gruppo
39 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Mercoledì 01 Maggio 2024
Primogiornale - l'edizione on demand del primo maggio
Mercoledì 01 Maggio 2024
Genova, tre auto e un motorino a fuoco nella notte: incendio doloso
Mercoledì 01 Maggio 2024
Meteo in Liguria, maggio inizia sotto la pioggia
Martedì 30 Aprile 2024
Genova, ecco il nuovo progetto della funivia del Lagaccio
Martedì 30 Aprile 2024
Morgan assente all'udienza contro Bugo a Imperia
Mercoledì 01 Maggio 2024
Libri e idee - I tesori di Laigueglia
Martedì 30 Aprile 2024
Archivio storico - Primo maggio, Festa dei lavoratori (2019)
Ultime notizie
- INCHIESTA (3) - Monzani: “Aree Derrick fondamentali per moving people a fine 2025”
- Genova, importuna e minaccia due ragazze per strada: arrestato
- Spezia, Di Serio: "Se avessi sbagliato di nuovo me ne sarei andato"
- Diciottenne denuncia violenza sessuale: dubbi della squadra mobile
- Sestri Levante, rudere in fiamme per un contatore elettrico bagnato
- Mezzanego, donna trovata per strada in gravi condizioni
IL COMMENTO
Il lavoro per la partecipazione e la democrazia
1 maggio e salari, i nuovi poveri siamo noi