cronaca

L'ultimo messaggio del leader risaliva a un anno fa
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 L'Isis ha pubblicato online un discorso audio dal suo leader Abu Bakr al-Baghdadi, che incita i suoi combattenti, in particolare quelli a Mosul in Iraq, e chiede attacchi in Arabia Saudita e Turchia.

L'ultimo messaggio di Baghdadi risaliva a quasi un anno fa, al 26 dicembre 2015. Il discorso diffuso nelle ultime ore si intitola 'Questo è ciò che Allah e il suo Profeta ci hanno promesso'. Nel messaggio, il leader dell'Isis parla dell'offensiva su Mosul come di una guerra contro i musulmani da parte dei 'crociati' e degli ebrei. Parlando ai sunniti dell'Iraq, Baghdadi afferma poi che gli sciiti stanno facendo "tutto quanto in loro potere" per prendersi il Paese e descrive l'Isis come l'unico rimedio.


Ieri "i miliziani dell'Isis hanno rastrellato numerosi giovani uomini nei quartieri della città e ora sono tenuti in ostaggio nelle moschee del centro": lo affermano gli attivisti anti-Isis di Mosul. Nel quartiere di Kharama, zona orientale a ridosso del cuore della capitale del Califfato, "gli abitanti si sono barricati nelle case. I miliziani dell'Isis sembrano scomparsi. I civili sono terrorizzati, aspettano l'arrivo dei liberatori. Ieri molti sono finiti in mezzo al fuoco incrociato. Un'intera famiglia è stata uccisa". 
Secondo l'Independent che cita fonti curde, in città si troverebbe ancora il califfo Abu Bakr al Baghdadi. "Se è lì, e se viene ucciso, questo causerà la caduta dell'Isis", ha detto Fuad Hussein, capo di gabinetto del presidente curdo Massoud Barzani.

La Nona Brigata dell'Esercito iracheno intanto "avanza inesorabile anche da ovest e ora è a ridosso della zona occidentale di Mosul", ha annunciato il Generale di Brigata Yahya Rasul, dal Joint Operation Command di Makhmur (a sud) da dove coordina l'offensiva militare irachena. "Lasceremo ai seguaci di Baghdadi un corridoio aperto a ovest - aggiunge l'alto ufficiale - Sarà un corridoio della morte per loro. Li spazzeremo via con i raid aerei. La zona diventerà il cimitero dei jihadisti". Le truppe irachene sono impegnate inoltre in violenti combattimenti con le "sacche di resistenza dei jihadisti a Gagjali", il quartiere est di Mosul dove le forze di Baghdad hanno sbaragliato l'Isis due giorni fa, entrando in città dopo 15 giorni di offensiva. Sul fronte ovest, almeno 15 combattenti delle milizie filo-Iran, Hashd al Shaabi sono rimasti uccisi a Tall Afar per le trappole piazzate dall'Isis. I feriti sono 30, annuncia un comandante citato da Rudaw. A "tre chilometri a sudest di Mosul" si troverebbe anche la milizia Hashd al Watani, addestrata dalla Turchia. Il premier Ebadi avverte Ankara all'indomani dell'annuncio della Difesa turca, citata da Anadolu, sul dispiegamento di carri armati e pezzi di artiglieria nell'area di Silopi, a circa 100 chilometri da Mosul: "Non vogliamo combattere contro i soldati di Ankara, ma se le truppe turche mettono piede in Iraq pagheranno un caro prezzo, subiranno molte perdite".  Il portavoce dell'Unicef Italia, Andrea Iacomini, aggiunge che "sono circa 18 mila persone, la metà dei quali bambini sotto i 18 anni, quelle recentemente sfollate a seguito delle operazioni militari per riprendere la città di Mosul. Il dato preoccupante però è che ci giungono evidenze e segnalazioni, solo nell'ultima settimana di ottobre, di almeno 3 bambini reclutati e usati come kamikaze, che si uniscono ad almeno altre 32 segnalazioni di ragazzi usati come kamikaze nel 2016".