
"Sono tantissimi i cittadini savonesi che ritengono giusto e doveroso rendere omaggio alla memoria di Giuseppina Ghersi, studentessa tredicenne savonese violentata e torturata per giorni dai partigiani e finita con un colpo alla nuca il 30 aprile 1945", dice Plinio. Secondo lui la figura di Pertini è segno di "divisione e nostalgia della guerra civile" anziché di pacificazione.
Quindi, la tirata d'orecchie alla prima cittadina: "Quella di Pertini, checché ne canti la cortigiana agiografia ufficiale, è una figura che divide e certamente non unisce. Che proprio a Savona, città della martire bambina, si debba intitolare una via ad uno dei capi più esaltati e feroci della Resistenza e per di più da una amministrazione sostenuta dai voti degli elettori di centrodestra ci sembra davvero un po' troppo".
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?