Il sindaco di Genova ha partecipato al dibattito con il governatore della Toscana Enrico Rossi. Non appena è stato interpellato su una sua possibile ricandidatura come primo cittadino, Doria ha glissato: “Sono di una scuola politica in cui la prima cosa che contava erano gli ideali e i contenuti, poi l'aggregazione delle persone sui contenuti. L’ultima cosa che contava erano le posizioni personali. Questa visione della politica non mi appartiene. Vedremo. Serve una coalizione di centrosinistra ampia per la città. Se mi candido prima o dopo il referendum? Vedremo".
Molte sono le voci indiscrete che parlano di una probabile rinuncia, anche se l'incognita principale resta legata all'eventuale vittoria del No al referendum costituzionale che sconvolgerebbe gli equilibri politici. Grossi dubbi anche sul passaggio dalle primarie, che diversi esponenti di spicco del partito (a cominciare dai ministri liguri Pinotti e Orlando) non vedono come un obbligo, ma piuttosto come un rischio.
IL COMMENTO
Ora aspettiamo la squadra a cui il nuovo sindaco si affiderà
Aspettando una Genova reale dopo una campagna affumicata