cronaca

Dopo gli appelli al ministro genovese Pinotti
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Meno reati, più arresti e più denunce. E' il risultato ottenuto dai carabinieri di Genova nel centro storico, in particolare nella zona di Prè, da febbraio ad oggi grazie alle nuove risorse che il comando generale dell'arma ha concesso ai militari chiamati a fronteggiare l'emergenza criminalità nella città vecchia, anche su disposizioni del ministro della Difesa, la genovese Roberta Pinotti.

Nel periodo preso in esame, assicurano dal comando provinciale dei carabinieri di Genova, si è registrata una flessione, rispetto ad analogo periodo del 2015 del 31,8% dei reati denunciati, l'incremento degli arresti del 124,5% e del 55,9% delle denunce. I dati dei carabinieri sono la risposta al grido di allarme rinnovato nei giorni scorsi dagli abitanti del centro storico di Genova del comitato Prè Gramsci che hanno scritto una lettera al ministro della Difesa Roberta Pinotti per rinfacciarle di non avere mantenuto la promesse di un anno fa di dare più risorse e personale a carabinieri e polizia del centro storico per contrastare il sempre più dilagante fenomeno dello spaccio di droga nei vicoli.

L'ultimo arresto dei carabinieri è avvenuto due ore fa: i militari della stazione Maddalena hanno arrestato uno straniero per spaccio di alcune dosi di droga. Poche ore prima un marocchino di 20 anni era stato arrestato con due dosi di droga dai poliziotti del commissariato Prè che appena 24 ore prima hanno anche denunciato due senegalesi che gestivano una sartoria clandestina in vico San Paolo, a Prè, dove sono stati sequestrati quattro macchine da cucire e migliaia di etichette che stavano per essere apposte su prodotti destinati al mercato del falso.