cronaca

Scossa più forte di magnitudo 6: decine di morti, centinaia di feriti
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Terremoto di magnitudo 6 nella notte nel centro Italia, in provincia di Rieti e tra Umbria e Marche. Il bilancio di morti e feriti cresce di ora in ora. Anche la Regione Liguria si è attivata per mettere a disposizione le proprie forze della Protezione Civile e le riserve di sangue per i feriti.

ECCO TUTTI I MODI PER AIUTARE

TRE LE SCOSSE PIU' FORTI -  Una di magnitudo 6 è stata registrata alle 3:36. L'epicentro a due chilometri da Accumoli (Rieti) e a dieci da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti). L'ipocentro è stato a soli 4 km di profondità. Seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33. Hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km. Oltre 50 le repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore.

VIDEO, PAESI DISTRUTTI | 1 - 2 - 3 - 4


MORTI E FERITI - Il bilancio è di decine di morti e un centinaio di persone sotto le macerie tra il Lazio (Accumuli e Amatrice, in provincia di Rieti) e le Marche a Pescara del Tronto (Ascoli Piceno). Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha parlato di almeno 120 vittime. Ma il bilancio delle vittime è destinato a salire. "Decine di vittime, tanti sotto le macerie, stiamo allestendo un luogo per le salme", dice infatti il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.

UN PAESE DISTRUTTO - Gravissimi danni ad Amatrice, dove il corso principale è devastato. "E' un dramma. Metà paese non c'è più", ha detto il sindaco, "le strade di accesso sono bloccate". L'ospedale di Amatrice è inagibile. Feriti e barelle vengono curati anche in strada davanti all'ospedale. Le ambulanze stanno trasferendo i feriti a Rieti, mentre i pazienti del nosocomio vengono trasferiti in altri ospedali. All'arrivo alle porte di Amatrice, provenendo dall'Aquila sulla strada 260 Picente, il Ponte chiamato 'A tre occhi' sopra il torrente Castellano è pericolante, si è affossato dopo il crollo di un muro sottostante. Si passa in questo punto solo a piedi o in moto. Fino a un chilometro e mezzo da Amatrice sulla 260 Picente la strada è transitabile. Alla vista non ci sono frane o edifici crollati sulla strada. Già a 15 km da Amatrice nelle frazioni di Montereale (L'Aquila) la gente è in strada. A 10km sono visibili sugli edifici crepe e cadute di intonaco.

L'APPELLO DEL PAPA

I SOCCORSI DALLA LIGURIA - Una colonna di mezzi di soccorso e uomini dei vigili del fuoco di Genova è in procinto di partire dal comando provinciale di San Benigno per le zone del centro Italia colpite dal terremoto. Mobilitata anche la sala operativa del 118 dell'ospedale San Martino in contatto costante con la Protezione Civile di Roma: stamane è stata effettuata una riunione straordinaria per verificare le disponibilità del personale.

"Stiamo ultimando la ricognizione di tutte i mezzi e delle risorse disponibili per poter far fronte alle eventuali richieste delle popolazioni colpite dal sisma di questa notte e siamo in contatto con il Dipartimento Nazionale della Protezione civile per offrire il nostro concreto supporto". Lo spiega l'assessore alla Protezione civile della Regione Liguria, Giacomo Giampedrone. "In base alle richieste che riceveremo dal Dipartimento Nazionale di Protezione civile - continua Giampedrone - offriremo il nostro aiuto concreto, in particolare stiamo valutando di offrire il nostro supporto attraverso l'invio di moduli abitativi e di servizi che possono ospitare circa 250 persone".

"Le forze in campo attive per la rimozione delle macerie sono già nelle zone del terremoto grazie al coordinamento nazionale del corpo dei vigili del fuoco che ha mobilitato il personale dei distaccamenti più vicini. A noi, per ora, sono stati richiesti sette tecnici per l'aspetto logistico utile a ricostruire l'area interessata dal terremoto". Lo ha etto Antonio La Malfa comandante dei vigili del fuoco di Genova.

Il dirigente ha precisato che la macchina dei soccorsi avviata questa notte dal corpo nazionale dei vigili del fuoco e la protezione civile sta funzionando in modo perfetto: "Nelle zone colpite dal terremoto ci sono già pompieri a sufficienza e altro personale specializzato per la rimozione delle macerie, per questo ai comandi più lontani è richiesto un intervento collaterale, che nel caso nostro riguarda l'aspetto logistico perché l'area interessata dal sisma è molto ampia e per intervenire in modo adeguato è necessario avere un quadro più preciso possibile degli interventi da svolgere".

RACCOLTA DI SANGUE - Nel Centro regionale sangue esiste una scorta strategica per le maxi emergenze nazionali che non può essere intaccata ma anzi va implementata. Pertanto tutti i donatori e non possono rivolgersi alle strutture trasfusionali presenti in tutti gli ospedali regionali, aperte ogni giorno dalle 7:30 alle 13. Per chi abita lontano dai principali ospedali della regione è possibile rivolgersi alle Associazioni del Volontariato (Avis e Fidas) presenti sul territorio con oltre 60 punti di prelievo. Per gli orari di apertura di queste unità di raccolta si può consultare il sito dell'Avis o telefonare al 010 355861 o contattare la Fidas al numero di telefono 010 8314855.

SOLIDARIETA' DALLA CHIESA -  
La Presidenza della CEI ha disposto l’immediato stanziamento di 1 milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali. La Chiesa che è in Italia "si raccoglie in preghiera per tutte le vittime ed esprime fraterna vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento". Le diocesi, la rete delle
parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali sono invitate ad alleviare le difficili condizioni in cui le persone sono costrette a vivere. A tale scopo, la Presidenza della CEI indice una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane il 18 settembre 2016, in concomitanza con il 26° Congresso Eucaristico Nazionale, come frutto della carità che da esso deriva e di partecipazione di tutti ai bisogni concreti delle popolazioni colpite. Le offerte raccolte dovranno essere inviate con sollecitudine a Caritas Italiana, Via Aurelia
796 - 00165 Roma, utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o mediante bonifico bancario su Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 specificando nella causale “Colletta terremoto centro Italia”. 

SOLIDARIETA' DEI COMUNI - 
E' partita già dall'alba la gara di solidarietà dei Comuni italiani, coordinata dall'Anci, per portare aiuto e soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. Sono già decine, rende noto l'Anci, le città pronte a partire con le loro strutture alla volta dei territori colpiti, per portare acqua, cibo, letti, coperte, cucine da campo e know-how per la fase di primo soccorso e per la successiva fase di ricostruzione. Tra queste, le prime municipalità che si sono attivate sono Torino, i Comuni della provincia di Mantova (che hanno già unito le forze), Catania, Napoli, Firenze, Bologna, L'Aquila, oltre ai Comuni capoluogo di Lazio, Umbria e Marche. Tutti i Comuni che volessero unirsi alle iniziative già in corso, possono fare riferimento alla linea dedicata attivata dall'Anci, scrivendo a , oppure contattando i numeri 06.68009329 o 3463138116. Nei territori, e per iniziativa dei sindaci e degli amministratori, è partita anche la corsa alla raccolta di fondi per la ricostruzione e per questo motivo l'Anci ha aperto un conto corrente denominato Anci - Emergenza Terremoto Centro Italia per coordinare la raccolta delle risorse da destinare alle attività di ricostruzione. Queste le coordinate IBAN: IT27A 06230 03202 000056748129.

LA REAZIONE DEL GOVERNATORE TOTI -  "Si è aperta una nuova ferita nella nostra Italia: c'è tanto dolore e sgomento per quanto avvenuto questa notte. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e siamo pronti a offrire tutto il nostro aiuto attraverso la Protezione civile regionale alle popolazioni colpite". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dopo il sisma di questa notte nel Centro Italia. "Attraverso la commissione speciale delle Regioni - ha concluso Toti - siamo in contatto con il territorio e stiamo seguendo tutti gli aggiornamenti, pronti ad intervenire su ogni richiesta".

SALTA LO SCIOPERO DEI VIGILI DEL FUOCO - È stato revocato lo sciopero dei vigili del fuoco proclamato dall'Usb per il 25 agosto. La decisione è stata presa dopo il grave sisma che ha colpito il centro Italia. Salta anche il presidio del 30 agosto previsto sotto la direzione regionale in via Brigata Liguria.