"Non abbiamo rabbia nei confronti di nessuno. Certamente addebitare ai No Border la morte del nostro collega credo sia poco serio". Il capo della Polizia Gabrielli commenta così la morte dell'assistente capo Diego Turra, avvenuta sabato scorso mentre si apprestava a partecipare ad un servizio di contenimento dei manifestanti No Border a Ventimiglia."E' ovvio che queste persone, molto spesso professionisti dell'agitazione - ha aggiunto Gabrielli - hanno poco a che vedere con i drammi delle persone che loro dicono di rappresentare. Anzi, credo che siano più una complicazione alla vita di questi poveri disgraziati e noi gestiremo la situazione come è giusto che avvenga, secondo il codice penale".
Gabrielli, al termine di una trasferta durante la quale ha reso omaggio all'assistente capo Diego Turra, si è recato nella Questura di Imperia dove ha incontrato, oltre al questore Leopoldo Laricchia, anche i dirigenti dei vari commissariati. Ha voluto ripetere le parole del ministro dell'Interno Angelino Alfano, quando afferma che non esiste il cosiddetto 'rischio zero'. "Fa bene il ministro a ricordare in continuazione, ed è giusto che ne abbiamo tutti consapevolezza, che non esistono il rischio zero e la sicurezza assoluta, ma gli sforzi che stanno facendo gli apparati hanno portato ottimi risultati".
Gabrielli si è poi espresso sulle proteste dei No Border: "Mi rendo conto che i No Border non sono l'Islamic State o il Daesh, per fortuna, ma in un momento così delicato queste manifestazioni non aiutano chi, invece, è chiamato a dare adeguate risposte sul fronte della sicurezza".
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