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Il direttore dell’istituto di fronte a un gruppo di parlamentari
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La visita a Morego dell’intergruppo parlamentare sulle innovazioni tecnologiche (arrivato a Genova su richiesta dei liguri Maurizio Rossi e Lorenzo Basso) è stata l’occasione per spiegare, per dare i numeri, ma soprattutto per fare capire perché il Governo ha pensato all’IIT quando è nato il progetto “Human Technopole”.

Il direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologie Roberto Cingolani parlando a deputati e senatori, ha spiegato che non ci sono stati favoritismi, che non ci sono stati stanziamenti a favore dell’Istituto, che le performance gestionali non hanno eguali nel mondo della ricerca italiana.

“È un momento particolare – spiega Cingolani - Ci sono grandi progetti che potrebbero partire, il fatto che le istituzioni ci vengano e vedere, secondo me, è una grande testimonianza di serietà ed interesse: vengono a vederci, a rendersi conto, a chiederci e a farci domande. Siamo aperti e totalmente trasparenti. Sono grandi opportunità per noi di spiegare quello che facciamo ed eventualmente di chiarire se c’è qualcosa di poco chiaro, quali sono le idee che ci sono alla base. Una giornata assolutamente positiva”.
Ai parlamentari ha voluto chiarire la storia degli 80 milioni che qualcuno ha detto sono stati elargiti ad IIT..

Noi non abbiamo avuto 80 milioni di elargizioni. Sono stati messi a disposizione dal Governo per la futura area expo, per la prima infrastruttura, se e quando partirà l’iniziativa su Expo. Non è che abbiamo iscritto al bilancio di IIT 80 milioni, sono disponibili in Banca d’Italia. Se partirà il progetto, intanto, lo Stato deciderà a chi affidarlo. Se dovessimo contribuire noi, li utilizzeremo anche noi, ma servono semplicemente a far partire un grande programma. Sia chiaro: non è che ho avuto 80 milioni e che posso utilizzarli a Genova. Comunque non è stata una grande polemica. Si è trattato così di qualcuno che ha voluto condire l’idea degli 80 milioni, ma agli operatori del settore qual era la situazione era chiaro, era tutto chiaro.

Dunque stiamo parlando dei fondi per il progetto human technopole: quando si parte?
A noi risulta che il Ministero della Ricerca abbia terminato l’iter di valutazione e abbia trasmesso le prime informazioni alla presidenza del Consiglio. A breve dovremmo avere delle indicazioni. Dal nostro punto di vista si tratta di vedere la valutazioni e recepire le indicazioni che hanno dato i valutatori internazionali, costruire il master plan finale, consegnarli allo Stato. Ci diranno se vogliono qualcos’altro e, nel caso, vedremo come farlo e in che tempi.

L’IIT è pronto?
L’IIT è nato pronto.

Questo progetto “milanese” toglie qualcosa a Genova?
No. È una cosa assolutamente addizionale. Al massimo ha dato un po’ più di visibilità all’IIT che come modello comincia ad essere riconosciuto come ottimo, anche a livello nazionale. Tant’è che ci chiedono (almeno) di progettare grandi iniziative. A Genova non toglie nulla. Qui in città ci stiamo espandendo a ritmi sostenutissimi. Stiamo acquisendo nuove sedi vicini all’isttituo, aspettiamo gli Erzelli, intanto stiamo entando in un piano che abbiamo affitato. L’agenda a Genova procede secondo i piani”.