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Mancano i cartelli per segnalare le zone a rischio
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Su 24 spiagge e litorali monitorati sulla costa ligure, ben due terzi sono risultati inquinati o con presenza di cariche batteriche al di sopra del limite di guardia. Dati preoccupanti emersi dall'indagine 2016 di Goletta Verde, il laboratorio mobile di Legambiente che effettua la storica campagna per monitorare il nostro mare.

I campioni sono stati prelevati in zone ritenute a rischio inquinamento come le foci dei fiumi, dove però continua la balneazione. Dai prelievi eseguiti dal 9 all'11 giugno sono risultati superati i valori relativi all'escherichia coli in assenza di cartelli e informazioni obbligatori per legge.

Tra i luoghi "fortemente inquinati" il canale di piazza Garibaldi a Monterosso e lo scarico del Belvedere a Manarola nelle Cinque Terre. Stesso giudizio in provincia di Genova dove tutti i cinque campionamenti (Nervi, Bogliasco, Recco, Rapallo, Lavagna) hanno rilevato cariche batteriche oltre i limiti.

Tre su cinque i campionamenti fuori legge a Savona (Albenga, Pietra Ligure, Finale Ligure). Male due prelievi su cinque ad Imperia (Ventimiglia e Arma di Taggia).

Alla Spezia bocciate anche due zone a Lerici (dove gli attivisti hanno esposto anche uno striscione con scritto "Che vergogna!") oltre a Marinella di Sarzana e Deiva Marina.

I dati sono stati presentati stamani nel golfo della Spezia a bordo di Goletta Verde, dove gli attivisti hanno richiesto che le autorità competenti intensifichino i controlli nelle zone prossime alle fonti di inquinamento.