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Con i dati dellle Regionali 2015 al ballottaggio Battaglia e Caprioglio
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Tra le comunali del 2011 e le regionali 2015 in città a Savona si sono persi ben 6851 votanti. Nel giro di quattro anni quasi settemila aventi diritto non sono andati più a votare. E se si considera che alle regionali del 2015 il partito più votato a Savona (PD) ha ottenuto 6576 voti ecco che ancora una volta il partito dell'astensione rischia di essere il più forte e numeroso anche in queste comunali di inizio giugno.

E' chiaro dunque che l'indicazione dell'affluenza alle urne tra sei giorni farà capire subito che piega potrà prendere la tornata elettoraleQualcuno ritiene non attendibile il confronto tra elezioni comunali e regionali per una diversa adesione al territorio, ma è chiaro che l'emorragia c'è stata. 

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Nei partiti la chiamata alle armi è partita da tempo anche se sembra ormai chiara l'assenza di un candidato forte in grado da solo di smuovere le acque a prescindere dallo schieramento che lo supporti. Come detto alle Regionali del 2015 il primo partito in città a Savona fu il Pd con il 30,1% delle preferenze, seguito dal Movimento Cinque Stelle con il 22,68 e dalla Lega Nord con il 20,84. Nettamente distaccati tutti gli altri con Forza Italia al 9,85%, Rete a Sinistra al 7% e poi Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale al 3,09%, quindi le sigle minori.

Facendo un semplice calcolo matematico con quelle percentuali al ballottaggio oggi andrebbero il Partito Democratico e il centrodestra che unito andrebbe a raggiungere il 33,78% superando di poco il Pd (30,1). Ma il frazionamento con i sette candidati e le vicissitudini comunali savonesi dell'ultimo anno, dal bitume al bilancio, potrebbero avere spostato l'ago facendo crescere la voglia di politica dal basso alimentata dai Cinque Stelle.

Ecco perché ancora una volta diventa importante conoscere le dimensioni del partito dell'astensione. Il ritorno al voto potrebbe infatti rappresentare il risveglio popolare figlio della voglia di cambiare. E questo potrebbe fare impennare i grillini.