
Il riferimento va all’agenzia governativa per le Erogazioni in Agricoltura, da tempo impantanata con l’assurdo di un software fallato che ancora non consente la presentazione delle domande di sovvenzione; di fatto impedendo l’avvio, tanto atteso, del nuovo Piano di Sviluppo Rurale ligure.
"Il Psr sconta già 2 anni e mezzo di ritardo, presto la Liguria sarà obbligata a rendere i soldi all’Europa: vergognoso che i 313 milioni di euro a disposizione della Liguria restino bloccati solo per un problema informatico – accusa Pastorino -. Al contrario ci sono 7 regioni che procedono come treni perché si sono svincolate dall’agenzia nazionale. La nostra giunta, invece, resta ferma al palo; nel frattempo le imprese locali rischiano la chiusura".
Ma lo sblocco immediato dei finanziamenti del Psr non è l’unica richiesta della Cia e dei coltivatori liguri. Perché c’è anche da risolvere il problema della semplificazione delle pratiche burocratiche: "le imprese invocano un’adeguata riorganizzazione degli uffici regionali per garantire certezza nei tempi d’istruttoria, e in generale uno snellimento delle procedure – sottolinea Pastorino -. Istanze più che condivisibili, ma a cui l’assessore non sa dare alcuna risposta".
IL COMMENTO
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