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La tifoseria organizzata diserterà l'ultima trasferta
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Volano bassi, in casa Sampdoria. Così bassi da confondere persino le idee. L'unica cosa chiara è che i tifosi hanno esaurito la pazienza: non seguiranno la squadra per l'ultima di campionato con la Juventus. Il resto è per il momento una mera supposizione. A partire dal futuro di Vincenzo Montella.

Il tecnico ha guidato con grande distacco la ripresa dell'allenamento in vista dell'impegno a Torino, complice anche la brutta aria che tirava in una Bogliasco blindata da carabinieri e polizia. Le radici della spaccatura tra Montella e parte della società sono profonde. Il tecnico è stato voluto dal presidente Ferrero per sostituire Zenga, mai amato dalla tifoseria blucerchiata, soprattutto dopo la batosta in Coppa con il Vojvodina.

Un contratto da 1,8 milioni e una clausola rescissoria da 1,2 milioni avrebbe dovuto incatenare il tecnico alla panchina dopo un vero tour de force per liberarsi della Fiorentina. Ma nonostante la fama che lo precedeva Montella alla Samp ha fatto peggio dell'Uomo Ragno: 0,92 punti a partita. E così il suo rapporto con i tifosi s'è deteriorato. E s'è frantumato quello con il direttore sportivo Carlo Osti.

Montella è prigioniero della clausola rescissoria e di un contratto elevato. Una nemesi per lui. Ma certo che se venisse chiamato a guidare la Nazionale o un club capace di sopportare il suo cachet, sarebbe facile sciogliersi da un abbraccio che potrebbe risultare mortale per la Samp e venefico per lo stesso ex aeroplanino. Oppure, e qui l'alternativa, potrebbe andarsene Osti, che si vuole vicino al Bologna. Ma la permanenza di Montella sulla panchina non sarebbe gradita alla tifoseria. Il tecnico dovrebbe vedere la società in sede. E sarà, forse, l'ultimo giorno di Montella in blucerchiato. 

SCONTRI POST DERBY, DUE ARRESTI - Una seconda persona è stata arrestata dalla Polizia dopo gli scontri avvenuti all'esterno del Ferraris domenica, circa tre ore dopo la fine del derby. Si tratta di un tifoso sampdoriano di 44 anni, residente a Marassi, già noto alla Digos avendo già avuto un Daspo nel 2011. Sono andati a prenderlo nella sua abitazione di Marassi e il processo per direttissima ha confermato le accuse. Armeggiando con una cintura si è scagliato contro le forze dell’ordine e poi contro i tifosi avversari. E’ il dipendente di una ditta di trasporti. 

'PIOGGIA' DI DASPO IN ARRIVO - Se ne attendono una quarantina anche se ad affrontarsi in via Monnet davanti al Ferraris c’erano almeno un centinaio di persone tra genoani e sampdoriani. Molti i volti travisati e dalla Questura sono certi che si è trattato di una questione tutta genovese. Se infatti è confermato che per storici gemellaggi nella nord con regolare biglietto c’erano tifosi bulgari e napoletani mentre nella sud c’erano i francesi dell’Olympique e i ternani, nessun esterno sembra aver partecipato alla violenta rissa. E anche le armi utilizzate, cinture, catene e aste di bandiera farebbero presupporre che non si sia trattato di un regolamento di conti previsto da tempo come invece accadde in via Monticelli del 2007, ma di un blitz ragionato per evitare la presenza massiccia delle forze dell’ordine, organizzato però il giorno stesso della stracittadina.

ALLENAMENTO BLINDATO - Per prevenire tensioni con i tifosi dopo la batosta al derby, l'allenamento del martedì dei blucerchiati si è svolto con quattro camionette dei carabinieri, una ventina di agenti e qualche uomo della Digos a presidiare il centro sportivo Gloriano Mugnaini. Antonio Cassano è arrivato al campo e ha preso normalmente parte alla sessione di allenamento. C'erano anche tre steward, a delimitare l'ingresso all'interno del piazzale davanti al campo di allenamento della Sampdoria, per motivi di sicurezza. Un manipolo di tifosi ha severamente contestato alcuni giocatori della Sampdoria oggi al Mugnaini per la ripresa degli allenamenti. L'epiteto più usato è stato lo stesso usato dal direttore sportivo Carlo Osti subito dopo il disastroso derby giocato domenica. I più bersagliati sono stati Ranocchia e Soriano, accolti al grido di 'indegni, indegni'.

SCIOPERO DELLA TIFOSERIA - La Federclub, che riunisce la maggior parte dei tifosi blucerchiati, non organizzerà i pullman per la trasferta di Torino prevista sabato per Juventus-Sampdoria. È stata la stessa Federclub a dare l'avviso con una nota: "Abbiamo sempre seguito questi colori unici solo per amore, con lo stesso sentimento, però abbiamo questa volta deciso di non andare a Torino per la gara con la Juventus sabato prossimo perché ci siamo sentiti e ci sentiamo traditi dall'ultima sconcertante prova di domenica scorsa e dopo un campionato da dimenticare".