“Il blitz di oggi è utile per ricordare – afferma Santo Grammatico Presidente di Legambiente Liguria – che le fonti fossili causano danni rilevanti a livello locale ma sono anche responsabili dei mutamenti climatici e dell’innalzamento della temperatura della Terra. Inoltre il petrolio sversato nei rii e torrenti genovesi proviene dalla Nigeria. Ricordiamo per questo le tante guerre in atto collegate allo sfruttamento dei giacimenti e le discriminazioni e diseguaglianze vissute in quei paesi a causa del cosiddetto “oro nero”.
Da Genova, la lezione è chiara: "È necessario avviare la fase di transizione e superare l’utilizzo delle fonti fossili per consentire la convivenza dei cittadini e quella dei sistemi ecologici, con le attività produttive e il lavoro cominciando a riscattare ed emancipare interi territori da un vincolo all’industria pesante che non può essere perenne, condannando intere generazioni.”
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