cronaca

Il cucciolo spaventato si è lanciato in acqua
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Un bagnino di Varazze, titolare di uno stabilimento balneare, ha salvato un capriolo finito in mare alla foce del torrente Teiro. L'animale si è buttato in acqua probabilmente spaventato dalla presenza di decine di persone sulla passeggiata, e ha rischiato di essere travolte dalle onde.

I volontari della Protezione Animali savonese lo hanno recuperato e ricoverato presso la sede di Savona. Aveva bevuto molta acqua ed era in ipotermia ma ora, con le indicazioni fornite da un veterinario specializzato in ungulati, è riscaldato da una lampada ad infrarossi e curato con medicinali specifici. Forse si salverà.

Sarebbe annegato se il bagnino non si fosse tuffato per recuperarlo e riportarlo a riva, passando fra alcuni surfisti incuriositi. "Mi sono buttato in acqua - racconta il bagnino - mentre un surfista gli girava intorno per impedire che si spingesse verso il largo. Per fortuna siamo riusciti a riportarlo a riva".

Continuano le agonie di caprioli, daini e cinghiali feriti, per mancato recupero da parte degli Ambiti Territoriali di Caccia in provincia di Savona, dove in pochi giorni ne sono morti cinque. Una situazione che, secondo l'Enpa, va imputata a una delibera del consiglion regionale che riduce il recupero dei selvatici feriti da parte degli Ambiti di caccia solo a caccia aperta. "Un vuoto legislativo che fa morire gli ungulati feriti, con possibili non trascurabili conseguenze anche sulla pubblica incolumità", dicono.