cronaca

Fermi anche i collegamenti provinciali per 24 ore
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Giornata difficile per chi si sposta con gli autobus a Genova a causa delle quattro ore di sciopero per il trasporto pubblico locale. A proclamare lo stop per il personale Amt sono le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e UGL

Il personale viaggiante si astiene dal lavoro dalle ore 11.45 alle ore 15.45. Il restante personale (compreso il personale di biglietterie, esattoria e servizio clienti) si asterrà dal lavoro nella seconda parte del turno. Il servizio sarà garantito per le persone portatrici di handicap.

Ferme anche le corriere di Atp, l'azienda che gestisce il trasporto extraurbano. Aderiscono le stesse sigle sindacali, ma la durata dell'astensione sarà di 24 ore con fasce garantite dalle 6 alle 9 e dalle 17 alle 20.

"Lo sciopero di Amt è riuscito, oltre il 90% del personale ha aderito", spiega Michele Monforte della Filt Cgil fuori dalla prefettura di Genova. Intanto una delegazione delle organizzazioni sindacali incontrerà il vice prefetto: obiettivo avere un confronto con il Comune di Genova.

Chi, invece, sembra irremovibile è il sindaco Doria: "È un mese e mezzo che gli chiediamo un incontro per capire le sorti di Amt, al momento non sappiamo quali sono le risorse per il tpl genovese. Non è arrivato nessun segnale", tuona Giuseppe Gulli di Uiltrasporti. O meglio, "un segnale c'è, chiaro e inquietante: il sindaco non vuole incontrarci. Si continua a dire che la gestione di un privato sarebbe meglio di quella pubblica, intanto le aziende sono in deficit perenne", gli fa eco Luca Lagomarsino (Ugl). 

Due sono le questioni imputate a Doria: "La privatizzazione di Atp e gli accordi non rispettati per Amt. Qualcuno deve prendersi la responsabilità e decidere cosa fare", spiega Antonio Vella (Fit Cisl). "Al Comune imputiamo una totale mancanza di strategia sul tpl, una politica di non governo e le scelte sulla mobilità e gli investimenti da fare", prosegue Andrea Gamba (Cgil). 

In occasione dell’ultimo sciopero del 14 luglio 2015, proclamato dalle stesse organizzazioni sindacali, le astensioni dal lavoro dei dipendenti hanno avuto un’incidenza sul servizio programmato pari all’82% nel servizio urbano, 44% per gli impianti speciali e 91% nella metropolitana