cronaca

I pendolari lamentano tagli e disagi anche in fasce di punta
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Treni soppressi, buchi nell'orario anche nei giorni feriali e nelle fasce di punta e molti tagli. Sono i problemi lamentati dai pendolari della Genova-Ovada-Acqui Terme, una linea ferroviaria costruita nel 1884 e da sempre in difficoltà a causa di problemi strutturali mai risolti. Il consigliere regionale del Pd Giovanni Lunardon ha presentato alla giunta una lista di richieste.

"Bisogna calibrare meglio il nuovo orario ferroviario della linea, rendendola più efficiente anche dal punto di vista infrastrutturale e lavorare insieme alla Regione Piemonte per trovare una risoluzione ai disagi dei pendolari e coinvolgere anche i sindaci all’interno del tavolo tecnico fra Regione e consumatori", spiega Lunardon.

L'orario cadenzato propugnato da Trenitalia è ancora lontano. Sulla direttrice, tra l'altro, si trovano quattro stazioni del passante ferroviario genovese: Borzoli, Costa di Sestri, Granara e Acquasanta, località più o meno difficili da raggiungere su strada.

"Alla base del problema c’è il contratto di servizio con Trenitalia, che tra l’altro è in via di rinnovo. Bisogna passare al pagamento su base chilometrica e non su base oraria. Le risorse risparmiate consentirebbero una copertura più uniforme del territorio regionale e di dare una risposta in termini di maggiore frequenza anche a un bacino come quello delle valli Stura, Orba e Leira”, conclude Lunardon.