Modifiche allo statuto di Iren, i sindacati: "Scelte che penalizzano Genova"

La modifica allo statuto di Iren su cui il Comune deciderà dopo Pasqua fa arrabbiare Cgil, Cisl e Uil, che accusano l'amministrazione di "colpevole ritardo" e sulle audizioni in commissione e criticano le prossime scelte sull'azienda che gestisce acqua e gas nel territorio genovese, definendole "penalizzanti".

"La delibera prevede l'introduzione nello statuto di Iren del meccanismo del voto maggiorato per gli azionisti istituzionali (solo su alcuni specifici temi) e apre alla concreta possibilità della vendita di quote azionarie da parte dei comuni che oggi per statuto dovrebbero invece avere la maggioranza delle azioni", scrivono le tre sigle in una nota congiunta, lamentando poi "il mancato coinvolgimento delle parti sociali".

"È fondamentale - prosegue la nota che l'introduzione del voto maggiorato (se questo fosse ritenuto lo strumento adeguato per la tutela del controllo pubblico del Gruppo) intervenga anche su specifiche tematiche attualmente non toccate dalla delibera, come ad esempio le linee strategiche del gruppo o gli investimenti sui territori".

"Nel contesto attuale, in cui Iren ha più volte dimostrato di eludere deliberatamente il rapporto con il territorio, un passo così avventato e frettoloso è certamente inopportuno, dannoso, penalizzante e non accettabile", concludono i sindacati.