cronaca

Manganaro: "Vogliamo fare chiarezza"
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Una lettera indirizzata al Mise e alle istituzioni locali per sottolineare come sulla questione delle aree Piaggio, che l'autorità portuale ha messo in vendita con la pubblicazione di un bando di manifestazione di interesse, occorre fare chiarezza.
 
A scriverla il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro. "La restituzione delle Aree di Sestri Ponente è un atto che libera l'azienda da un impegno chiaro sottoscritto tra le parti che vincolava le aree e il problema occupazionale. Perché l'Autorità Portuale per l'ennesima volta non ha ritenuto opportuno verificare lo stato delle cose?". Infatti, nell'accordo di programma firmato al Mise nel giugno del 2014 Piaggio si impegnava a favorire negli "spazi liberati l'insediamento di produzioni provenienti da investitori esterni". "Gli incrementi occupazionali derivanti da tali iniziative - ricorda Manganaro - avrebbero dovuto prioritariamente interessare i lavoratori Piaggio non ancora ricollocati". Ancora: per consentire all'azienda di accedere a prestiti bancari nel 2011 l'autorità portuale aveva approvato la richiesta di ipoteca delle aree a fronte di "aumenti occupazionali pari al 30% negli anni 2015/2017".


 

Condizione mai realizzata. "Con questa lettera - spiega Adriano Spallarossa, rsu Fiom Genova - vogliamo spiegare che non abbiamo nulla in contrario al fatto che un'azienda della Valbisagno come la Phase chieda di utilizzare temporaneamente le aree creando occupazione. Anzi ne siamo contenti, ma in caso di assegnazione definitiva degli spazi una parte del personale Piaggio deve essere ricollocata. Per questo deve essere attivato al più presto un tavolo locale sulle aree".