cronaca

Il consigliere ligure attacca il "garantismo a singhiozzo"
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"Gudichiamo gravissimo che in Regione Lombardia succedano fatti talmente eclatanti da comportare l’arresto del presidente della commissione sanità. Naturalmente ci auguriamo che la Giunta Toti voglia importare dalla sanità lombarda soltanto le buone pratiche, e non le oscure vicende accadute in questi ultimi giorni e in tempi recenti". Così il consigliere regionale di Rete a Sinistra Gianni Pastorino, commentando il fermo del consigliere lombardo Fabio Rizzi (Lega Nord), nell’ambito di un’inchiesta per presunte tangenti sugli appalti odontoiatrici.

Poi il consigliere se la prende col "garantismo" di alcuni esponenti politici locali: "Ma come? Da una parte fanno i garantisti quando le vicende riguardano casa loro, dall’altra brandiscono la spada del giustizialismo quando i fatti riguardano casa degli altri. Insomma, un garantismo a singhiozzo”

"Quello che è avvenuto in Lombardia - sottolinea Pastorino - dimostra ancora una volta quanto sia indispensabile che gli enti locali, in questo caso le Regioni, adottino un Codice Etico in grado di disinnescare sul nascere situazioni che ingenerano problemi di questo tipo.