"Questo è il risultato di un’amministrazione incurante degli interessi dei cittadini e dedita a perseguire esclusivamente i propri fini politici e propagandistici." Così Alice Salvatore, portavoce ligure del Movimento 5 Stelle, commenta la citazione in giudizio della Regione Liguria nell’inchiesta sulla mancata allerta durante l’alluvione del 2014 a Genova. “Quella notte – ricorda Salvatore - l’allora assessore alla Protezione civile Paita si è attardata nel Ponente per impegni elettorali, anziché correre in tutta fretta nel capoluogo ligure, dove si stava consumando la tragedia, per avere prontezza di riflessi e prendere decisioni in tempo utile”.
Ma le responsabilità, secondo la portavoce M5S, sono da ricercare a monte. "Gli errori possono accadere, ma nel periodo precedente c'è stata una totale incapacità e un sostanziale disinteresse a porre in atto misure precauzionali, quando dalla Direzione Ambiente giungeva forte e chiaro l’allarme che l’organico in Protezione Civile e Arpal era insufficiente per affrontare emergenze alluvionali di quella portata. Tutto ciò è emblematico di un modo di far politica in un’ottica individualistica, miope e incapace di tutelare la cittadinanza, come dovrebbe accadere in presenza di istituzioni sane”.
"Sarebbe stato meglio investire subito e in modo efficace nell’organico – conclude Salvatore – invece di affrontare adesso eventuali cifre enormi di risarcimento che ricadranno sull’Ente Regione e, quindi, su tutti i cittadini."
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