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Blucerchiati più reattivi nel secondo tempo
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La Sampdoria esce battuta per 3-2 a Bologna al termine di una gara in cui, a dire il vero, sembra che di partite ce ne siano state due.

Nel primo tempo i blucerchiati, con in campo Dodò, Ranocchia e Sala, sono stati letteralmente cancellati dai rossoblù. Troppo timida la squadra di Montella, fragile in difesa e a centrocampo, con Soriano spento e Muriel isolato e svogliato. Le reti sono state la quasi naturale conseguenza con, alla mezz'ora, il punteggio già sul 2-0 (e prima Destro aveva colpito un palo): prima segna Mounier che anticipa Moisander e batte un non impeccabile Viviano dopo che Donsah si è bevuto facilmente Correa e Dodò. Poi il 2-0 con Donsah che approfitta di un errore in uscita di Ranocchia e batte a rete senza problemi. La Sampdoria? Non pervenuta.

La ripresa è un'altra cosa. Montella toglie un impresentabile Barreto, inserisce l'importante Silvestre, mette su una difesa a 3, alza Sala e Dodò e i risultati si vedono. Correa e Muriel parlano la stessa lingua calcistica e si vede, e il colombiano con una gran giocata trova il gol che riapre la partita. Il Bologna vive, ora, nel terrore, ogni affondo blucerchiato e soprattutto ogni giocata di Correa tiene con il fiato sospeso il Dall'Ara e il gol del 2-2, alla fine, non può che essere suo, del "Tucu", che riprende una corta respinta di Mirante e la mette dentro. L'inerzia della partita sembra essere nelle mani della Sampdoria ma quando le cose girano storte è difficile che cambino in un battito di ciglia: calcio d'angolo per il Bologna, Alvarez colpisce in modo scomposto, per l'arbitro Fabbri tocca con il braccio ed il rigore che Destro trasforma per il gol del definitivo 3-2.

Quarta sconfitta consecutiva per la Sampdoria, settima con la gestione Montella e classifica che si fa sempre più precaria. Il buono che arriva da Bologna è il secondo tempo tutto cuore e anche qualità; il brutto è la prima frazione da galleria degli orrori. E ora l'ultimo giorno di mercato, aspettando Quagliarella e sperando che il tecnico riesca a trovare la quadra rapidamente senza dover ricorrere ad altri esperimenti.