Vertice ieri in Capitaneria di Porto sull’efficacia delle misure per la mitigazione delle problematiche connesse alla fumosità e alla rumorosità delle navi, sia per il Porto Antico, che per il Porto di Pra’-Voltri. Il confronto ha permesso di porre in evidenza come il lavoro finora svolto ha prodotto buoni risultati, in termini di riduzione sia dell’inquinamento atmosferico che di quello acustico. In tal senso, infatti, per quanto riguarda il Porto Antico, sono state giudicate valide le prassi adottate dallo scorso anno, quali l'imposizione alle navi traghetto in arrivo l’obbligo di operare il passaggio al combustibile a basso tenore di zolfo, in modo da confinare la fumosità tipica in una zona lontana dal porto e ben più “aperta” del bacino portuale.
Stesso discorso per la sensibilizzazione fatta ai Comandanti delle stesse navi di mantenere durante le manovre di ormeggio e disormeggio, regimi di rotazione dei motori tali da impiegare la potenza minima necessaria. Sul fronte della riduzione dell’inquinamento acustico, invece, si è rivelato utile l’aver riservato alle navi più rumorose il posto d’ormeggio più lontano dal centro abitato di San Teodoro, ossia le banchine del Prolungamento di Ponte Assereto, in modo da allontanare il più possibile la fonte del rumore.
Per l’anno in corso si prevedono, inoltre, la prosecuzione della sensibilizzazione degli Armatori ad aderire alle “campagne” di controlli delle emissioni “a camino”, mediante la volontaria installazione all’interno dei fumaioli di specifiche sonde da parte dell’Arpal e il monitoraggio delle relative emissioni durante un intero viaggio della nave stessa, con particolare attenzione alle fasi di manovra in porto e avamporto ed a quella di navigazione.
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