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Incontro a Roma tra le istituzioni liguri e il ministro Franceschini
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Genova come Ellis Island. Si è svolto a Roma un incontro tra il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, e le massime istituzioni liguri e genovesi. Pesenti il presidente della Regione Giovanni Toti, il sindaco Marco Doria, l’assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo e il presidente del Museo del Mare Maria Paola Profumo. Al centro del tavolo l'ipotesi di far diventare Genova la sede del nuovo Museo dell'Emigrazione italiana, un luogo in cui ricordare i tanti connazionali partiti nel corso dei decenni per cercare fortuna altrove.

L'idea è di mettere insieme le esperienze del Museo dell'Emigrazione presente a Roma nel Vittoriano - sede bellissima che sconta però il limite di avere poco in comune con il fenomeno dell'emigrazione italiana - e quella presente nel Museo del Mare di Genova. Così il ministro Franceschi ha spiegato le ragioni che hanno fatto ricadere la scelta su Genova: “Se avessimo scelto un’altra città, sarebbe comunque rimasto il museo a Genova. Credo che valga la pena rafforzare questo tema che è presente in due piccole iniziative sul nostro territorio. Da una parte, quindi, c’è una ragione storica, dall’altra possiamo già contare su un’iniziativa esistente".

Per quanto riguarda gli spazi non dovrebbero esserci grandi problemi, come ha sottolineato l'assessore ligure Ilaria Cavo: "Gli spazi da quanto abbiamo capito ci sono. Si possono creare addirittura 4 mila metri quadri di spazio per ospitare quella collezione del Vittoriano, che rimarrà, ma anche per fare qualcosa di nuovo".