Proseguirà durante le festività natalizie la mobilitazione dei 500 mila lavoratori occupati nel settore del terziario, della distribuzione e dei servizi. I sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs hanno confermato il secondo sciopero nazionale per il 19 dicembre.La protesta prende di mira lo stallo ai tavoli negoziali avviati con la Federdistribuzione, le associazioni datoriali della Distribuzione Cooperativa e la Confesercenti. Sarà lanciata con l'hashtag #fuoritutti e supportata da numerosi presidi territoriali e da una manifestazione unitaria che si svolgerà a Milano.
"Si rende necessaria la nuova azione di sciopero perché le trattative sono di fatto bloccate - ha dichiarato il segretario generale della categoria Cisl Pierangelo Raineri - Non è possibile lasciare più di mezzo milione di lavoratrici e lavoratori del terziario che da oltre due anni attendono un congruo aumento salariale e un aggiornamento della normativa su welfare e partecipazione".
Allo sciopero del 7 novembre scorso aveva aderito oltre il 75% dei lavoratori, ma senza esito. Nelle scorse settimane la Fisascat aveva ribadito la disponibilità a trattare sulla flessibilità organizzativa del lavoro per fare fronte alle esigenze produttive, confermando però un no secco agli istituti economici previsti dal contratto.
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