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La dichiarazione del Vicepresidente ANCI sul Piano Casa
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Ecco la dichiarazione di Roberto Levaggi, Vicepresidente ANCI, su parere negativo al disegno di legge sul Piano Casa espresso ieri dal Comitato autonomie locali (Cal).

"Sono sorpreso e indignato per quanto emerso nell’ultima riunione del Comitato delle Autonomie Locali, che ha portato ad esprimere un parere negativo sul Piano Casa. In qualità di Vicepresidente dell’ANCI, eletto nel 2012, rivendico la libertà e l’autonomia delle scelte di tale organismo, che deve essere imparziale e restare fuori dalle logiche e dalle pressioni dei partiti: evidentemente alcuni intendono strumentalizzare l’ente e influenzarne le decisioni, così come è stato fatto in questa occasione.

Insieme ad altri membri della Presidenza valuteremo quali azioni intraprendere per garantire la correttezza, la coerenza e la trasparenza del dibattito. È infatti decisamente anomalo che alcuni esponenti appartenenti al PD della nostra associazione abbiano cambiato parere nel giro di 24 ore, senza che subentrassero, peraltro, nuovi elementi di valutazione. L’ANCI ha sempre svolto azione di supporto ai comuni, oltre che al Comitato Autonomie Locali.

Credo che ci sia stata prevaricazione da parte del Vicesindaco del comune di Genova, non si è nemmeno potuto discutere il disegno di legge sul Piano Casa nel dettaglio in quanto una votazione – che giudico assurda - non ha permesso di passare all’esame di merito di questo provvedimento. L’ANCI, attraverso la sua commissione urbanistica, ha svolto il suo lavoro, sul quale la Presidenza dell’ente, riunitasi il 23 novembre, aveva dato a maggioranza parere favorevole al Piano, con alcune modifiche peraltro già concordate durante un incontro avvenuto in Regione.

Ritengo, e credo di interpretare anche il pensiero di tanti amministratori del nostro territorio, che gettare alle ortiche il lavoro già svolto sia profondamente sbagliato e scorretto. Questo atteggiamento è prevaricatorio nei confronti dei tanti sindaci del territorio che invece valutano in maniera positiva molti aspetti del disegno di legge.

L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani è un organismo che deve essere e restare autonomo, non subire pressioni partitiche che fanno parte della dialettica politica ma devono rimanere all’esterno degli organismi istituzionali. Non vorrei che con questi metodi si volesse immobilizzare l’attività della Regione, che sta portando avanti importanti riforme su tematiche prioritarie quali quelle dei rifiuti e della pianificazione territoriale."