cronaca

Il Presidente Gianelli: "O vendono o intervengano, pronti a collaborare"
56 secondi di lettura
La ferita, nel cuore di Molassana, è di quelle che sanguinano a vista d'occhio.

Il Cinema Nazionale è chiuso dagli anni 70 e non si riesce proprio a fare qualcosa affinché torni a nuova vita. O la cambi, la sua vita.

Costruito nel 1934 dalla famiglia Finello, inizialmente chiamato Savoia, lo stabile è di proprietà di Giuliana Finello, Dario, Anna e Paola Dongo.

Da tempo l'amministrazione comunale e il Municipio provano a muoversi affinché qualcosa si muova ma, niente, non si riesce a muover foglia: "Abbiamo provato a comprare il palazzo-spiega il Presidente del Municipio Media Valbisagno Agostino Gianelli-abbiamo chiesto ai proprietari se vogliono che si cambi destinazione d'uso ma non c'è stato nulla da fare".

Gianelli lancia un appello: "Se qualcuno conosce la proprietà li convinca: o a intervenire a proprie spese e noi siamo pronti a cambiare destinazione d'uso o vendendo. Ma vogliamo realizzare il sogno degli abitanti di Molassana, un quartiere per il quale lo stato di degrado dell'ex cinema è una ferita mortale. Da parte nostra c'è ampia disponibilità a collaborare".