
I sindacati chiedono che venga preparato un piano di rilancio ma, soprattutto venga aperto un nuovo tavolo di confronto con l'azienda e le istituzioni.
Negli ultimi anni i lavoratori sono passati da 1000 a meno di 600 e la preoccupazione è che possano arrivare altre lettere di licenziamento anche se, l'azienda, in una nota, ha fatto sapere che gli eventuali esuberi "non sono attribuibili alla sede di Genova".
IL COMMENTO
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?
Tunnel e sopraelevata: errori di gestione e visioni superate