politica

Reazioni contrastanti dopo l’intervento a Primocanale dell’europarlamentare spezzino
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Il Pd spezzino non è diviso in supporter ma è un partito che chiede di discutere del merito e delle prospettive di questo territorio così fragile e così ricco di opportunità”. Federico Barli, esponente del Pd spezzino, interviene in replica alle dichiarazioni dell’Europarlamentare Brando Benifei che, a Primocanale, aveva espresso l’auspicio che i “big” del partito spezzino (Paita e Orlando) si facessero da parte rispetto alle questioni interne e locali del partito democratico, per lasciare spazio ai giovani e per occuparsi dei loro impegni istituzionali (leggi qui http://www.primocanale.it/notizie/benifei-paita-e-orlando-pensino-ai-loro-impegni-il-pd-spezzino-vada-oltre--162177.html).

A dire il vero era stato già lo stesso Benifei, poco dopo l’intervista, a correggere il tiro con un intervento su facebook parlando di un “titolo forse non del tutto rispondente al senso complessivo” dell’intervista. Lo stesso Benifei specifica nel post che le sue parole hanno “suscitato molto interesse” e per questo era doveroso “chiarire meglio”. L’europarlamentare sul social network scrive tra l’altro: “Esistono sicuramente persone molto vicine ai principali esponenti del partito e spesso si determinano rappresentazioni correntizie che non sono neanche volute da coloro a cui quella corrente farebbe riferimento, ma la gran parte degli iscritti e dei simpatizzanti, stufa di questi meccanismi mediatici e di corridoio, vuole solo che il Partito Democratico riparta nell'attività e nella proposta, con un rinnovamento di persone e di contenuti, con un contributo di tutti ma con la capacità di scegliere”.

Tornando alle parole di Barli, in corsa per la segreteria del partito con l’appoggio di Andrea Orlando, le sue parole (che pubblichiamo di seguito) mettono in luce il tentativo di puntare su una immagine diversa del pd spezzino, con meno scontri interni, e più contenuti (di fatto la stessa cosa che auspica Benifei), ma le dichiarazioni di entrambi evidenziano che dietro l’apparente calma delle ultime settimane, si celano trame e riposizionamenti in attesa di un congresso che non sarà facile celebrare all’insegna della pace interna.


L’INTERVENTO DI FEDERICO BARLI

Non concordo con le parole dell'on. Brando Benifei e spero che la sua analisi sia ben più complessa di quella che erroneamente disegna il partito spezzino diviso a sostegno di figure importanti e contrapposte. L’assemblea del partito Democratico ha scelto dopo le dimissioni del segretario Provinciale di aprire il percorso congressuale che porterà il Pd spezzino a discutere sui temi locali e su come meglio organizzare il partito per raggiungere quegli obiettivi. Al centro del congresso torneranno gli iscritti e i circoli, la discussione sarà uno strumento utile per i tanti cittadini che chiedono al Pd di migliorare la qualità della loro vita e di rispondere ai loro bisogni e sarà di supporto per gli amministratori che nel Partito democratico si riconoscono

. Da troppo tempo purtroppo viene data di noi una rappresentazione che non corrisponde alla realtà e credo che non sia utile oltreché fuorviante dare questo tipo di rappresentazione che vede contrapporsi i supporter della capogruppo regionale impegnata nella sfida dell’ opposizione alla Giunta Toti con i supporter del Ministro di Grazia e Giustizia impegnato con successo nelle riforme che questo paese da molti anni attende . Una rappresentazione che non rende onore alle tante intelligenze e alla passione dei nostri dirigenti e dei nostri iscritti; il partito spezzino non è diviso in supporter ma è un partito che chiede di discutere del merito e delle prospettive di questo territorio così fragile e così ricco di opportunità .

In questi giorni in cui le nostre comunità sono chiamate a ricordare il disastro dell’alluvione che 4 anni fa ha colpito Val di Vara e 5 Terre assistiamo purtroppo alle proposte della regione Liguria che attraverso il piano casa rilancia la cementificazione e permette di costruire nei parchi .

“Il partito utile” con un congresso discute nel merito di queste cose e i dirigenti vengono individuati in base alle loro proposte. I posizionamenti e le polemiche fine a se stesse sono invece di un partito che di utile non ha davvero niente.