La famiglia è il luogo dove fare "verità su di noi in modo saggio", dove dare "il nome giusto alle cose", dove imparare "la distinzione tra ciò che è bene e ciò che è male, tra doveri e diritti". Lo scrive il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nella Lettera Pastorale "Tornare a casa" per l'anno 2015-2016 "Anno Santo della Misericordia e del Congresso Eucaristico Nazionale a Genova", indirizzata ai fedeli della diocesi genovese e da utilizzare in occasione della benedizione delle famiglie. In famiglia, scrive il card. Bagnasco, "abbiamo imparato ad avere fiducia in noi stessi, negli altri, nella vita. E la fiducia ha generato sicurezza.Abbiamo imparato a non aver paura delle prove, ma ad affrontarle con l'aiuto di Dio e degli altri". Per il porporato inoltre, oltre a quella terrena, il cristiano ha una casa nel cielo. "Oggi - prosegue il testo - si pensa poco al Cielo, si è talmente presi dalla vita terrena che sembra essere l'unica che conti. Alla vita eterna dovremmo pensare di più, tenere gli occhi della fede puntati al Cielo per vedere meglio anche la terra".
E guardare al cielo, ha spiegato, serve per "riconoscere negli altri non solo dei "simili", ma dei "fratelli"". Il porporato ha parlato anche del Congresso Eucaristico che si terrà a Genova dal 15 al 18 settembre 2016 e per il quale ha lanciato un invito. "Per prepararci al Congresso Eucaristico, invito tutti a partecipare il più possibile alla santa Messa anche nei giorni feriali".
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