E' arrivato l'ultimo giorno a Diano Marina per la commissione d'accesso disposta su delega del Viminale nel Comune per sospette infiltrazioni da parte della 'ndrangheta calabrese. La Commissione d'accesso, insediatasi lo scorso 1 aprile, era composta da Paolo D'Attilio, vice prefetto vicario della prefettura di Genova, il viceprefetto aggiunto di Torino Barbara Buffa e Flavia Pellegrino, dirigente in servizio nella prefettura di Cuneo. Nuovi sviluppi sono ora attesi per l'inizio del 2016.Non dovrebbero esserci nuovi sviluppi sulla vicenda prima dell'inizio del nuovo anno. I tempi tecnici di analisi della documentazione acquisita, infatti, si estenderanno per i prossimi 4 mesi, in cui valuteranno quanto emerso prima il prefetto e poi il Ministero dell'Interno. Oggi, si è trattato dell'ultimo giorno in quanto non c'era più la possibilità di rinnovare la permanenza. C'è da ricordare che la Commissione chiese ulteriori tre mesi, dopo i primi tre.
Tutto era partito da un rapporto presentato dall'allora prefetto Fiamma Spena (oggi a Genova), che conteneva i risultati di una perquisizione avvenuta nel febbraio del 2014 in alcuni uffici comunali. Sulla base di quei documenti gli inquirenti avevano mappato i rapporti tra famiglie calabresi emigrate nell'imperiese e le 'ndrine di riferimento in Calabria evidenziando la forte presenza delle famiglie calabresi e il rapporto con il potere politico-amministrativo del territorio. Il Comune di Diano Marina è retto da Giacomo Chiappori, sindaco della Lega nord alla guida di una giunta di lista civica.
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