cronaca

Nell'inchiesta sulle fiamme che hanno colpito più volte la Mortola
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La provincia di Imperia si lascia alle spalle un'estate infuocata, con decine di incendi che hanno mandato in fumo una parte consistente dei boschi del Ponente. Tuttavia, i roghi potrebbero lasciare due spiacevoli code. La prima riguarda le difficoltà che il territorio 'bruciato' potrebbe avere nel rispondere a eventuali eventi legati al maltempo. In questo senso, una prova si è avuta a Badalucco nei giorni scorsi, dove il terreno colpito durante l'estate dagli incendi non è stato in grado di reggere l'impatto delle forte piogge.

L'altra coda riguarda invece le polemiche che potrebbero derivare dalla notizia, divulgata nelle ultime ore, di un'indagine sugli incendi di Capo Mortola a Ventimiglia che ha coinvolto un volontario. Stando infatti a quanto riportato stamane dalla stampa locale, Claudio Ballestra, frontaliere ed ex responsabile della squadra antincendi della città di confine, risulta indagato nella vicenda sui roghi dolosi che hanno devastato i boschi del Ponente ligure. Davanti ai magistrati, l'uomo si sarebbe difeso affermando: "Io gli incendi li spengo, non li appicco".

A gettare acqua sul fuoco della polemica è intervenuto in queste ore l'assessore regionale all'Agricoltura Stefano Mai, che ha difeso a spada tratta il lavoro delle squadre antincendio. "In quest'ultima stagione estiva il lavoro e l'impegno dei tantissimi volontari dell'antincendio boschivo nella nostra regione, pesantemente interessata da roghi, è stato molto prezioso. Il sistema del volontariato non è in discussione. Fiduciosi che la magistratura e gli inquirenti facciano luce sull'episodio e individuino i responsabili in tempi brevi - ha concluso l'assessore - vorremmo che non fossero gettate ombre sull'impegno dei volontari antincendio attivi nella nostra regione".