porti e logistica

Il commento
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Potrebbe essere questione di settimane: il porto di Genova si avvia verso il commissariamento dopo le dimissioni di Luigi Merlo. Il numero uno di Palazzo San Giorgio le aveva annunciate prima delle elezioni regionali, per evitare conflitti d'interesse nel caso la moglie Raffaella Paita fosse stata eletta. A vincere invece era stato il centrodestra, ma Merlo aveva confermato il passo indietro salvo restare al suo posto su richiesta del mondo portuale e dello stesso ministro Delrio. "Però non finirò il mandato", aveva detto.

Il momento dell'addio, dopo 8 anni alla guida del porto di Genova, sarebbe ormai vicino. Un indizio in più lo ha dato lo stesso Merlo nel comunicato stampa in cui commentava l'indicazione del ministero sulle concessioni, le cui istanze di richiesta dovranno essere pubblicate per 60 giorni. "Con questa procedura il mio successore avrà tutti gli elementi corretti e necessari per valutare le istruttorie", ha scritto Merlo due giorni fa. Ma ormai sembra certo che il presidente uscente non aspetterà due mesi, anche per evitare nuove tensioni proprio sul tema delle concessioni.

E poi? E poi si apriranno due strade. La prima è che il ministero applichi la legge attuale e chieda una terna di nomi a Comune, Città metropolitana e Camera di commercio per individuare il nuovo presidente. Difficile, nel momento in cui si affronta il tema della riforma portuale, con in più il possibile accorpamento Genova-Savona. La seconda, che sembra più probabile, è quella del commissariamento.

Ma quale commissario scegliere? Un commissario a tempo, oppure papabile per una successiva conferma da presidente? In casi simili si è spesso optato per il comandante del porto, ma a Genova questo sarebbe complicato. L'ammiraglio Melone si avvia a prendere in mano la guida nazionale delle Capitanerie e il suo successore, l'ammiraglio Pettorino, definito "di grande competenza e professionalità" da chi lo conosce, avrebbe troppo poco tempo per affrontare il duplice fardello di un nuovo comando e della guida del principale porto italiano.

Insomma, quasi certamente Delrio punterà altrove.