"I cittadini savonesi non sono succubi. Pensarlo è una forma di anacronismo e dimostra incompetenza politica". Parola di Carlo Freccero, autore televisivo e ora membro del cda Rai, sul caso del deposito di bitume nel porto di Savona.Ieri il consiglio comunale infuocato, con l'intera amministrazione sotto accusa e i cittadini infuriati contro il progetto. E Freccero, savonese, lo condanna senza mezzi termini: "Dopo l'esperienza di Tirreno Power, la riviera di Ponente continua ad essere distrutta da questa idea di industria vetusta, arretrata. Il bitume creerà più disagi e più vittime della centrale a carbone. Da Vado a Sampierdarena è tutto un mostro di degrado, una zona che dovrebbe avere vocazione turistica. E poi, quanti posti di lavoro crea? Vorrei ricordare al signor Canavese, responsabile di quest'operazione, che i giovani resteranno forse senza lavoro, ma soprattutto senza vita".
Netta accusa al Pd e alla classe politica: "Sono allo sbando. Spero che il Pd sospenda l'iter, che dica basta. Non credo che tutta l'operazione sia avvenuta in segreto. Se così fosse sarebbe molto grave, vuol dire che il potere comunale non è più in grado di leggere i dossier. Questa è una storia paradossale".
"Oggi la gente non pensa più di cambiare il mondo - conclude Freccero - ma si dà obiettivi concreti e limitati. I nuovi media hanno creato utenti più attivi che sanno interagire e intervenire, non si può più ignorare questa forza dirompente".
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