In primavera la chiusura dell'ufficio postale dei Giovi era stata scongiurata anche grazie un'imponente raccolta firme della popolazione. In realtà quel rinvio aveva tanto il sapore di una tregua elettorale. Adesso, in pieno agosto, quando un tempo la politica faceva i blitz da non far sapere, ecco la nuova comunicazione: "L'ufficio chiuderà per sempre a settembre". In sostanza non resteranno neanche più le tre mattine su cui ruotava attualmente l'attività. Un'ulteriore sconfitta per l'entroterra genovese e per i piccoli paesi dell'interno sbeffeggiati dalle aziende un tempo statali e oggi finalizzate solo al business: "Non è servito il nostro impegno e quello di Anci. E' arrivata la comunicazione ufficiale, l'ufficio dei Giovi non è giudicato economico.
Secondo i vertici di Poste, l'utenza deve rivolgersi a Busalla o alla frazione più bassa di Mignanego dimenticando la conformazione del nostro territorio lungo, stretto e ricco di persone impossibilitate a muoversi con un'auto propria. Evidentemente a Poste interessa solo l'utile. Davvero una grande amarezza" commenta la sindaco di Mignanego, Maria Grazia Grondona.
Difficile continuare a parlare di rilancio d’entroterra quando poi la quotidianità è questa: serrande abbassate per negozi, banche, nonché uffici postali.
11° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
leggi tutti i commentiDemografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica
“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi