cronaca

Lunedì 3 agosto scattano restrizioni anti alcool e vetro dopo le 21
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Non è mai piacevole quando ci sono restrizioni nelle vendite. La prima reazione è di tristezza, ma una stretta sulla movida in città e sull’indecoro che comporta era necessaria”.

Così Roberto Martini, direttore di Confcommercio La Spezia, commenta ai microfoni di Primocanale l’ordinanza che, a partire da lunedì 3 agosto e per due mesi esatti, vieterà la vendita di alcoolici nei market dopo le 21 e dalla stessa ora farà divieto di asporto di bevande in contenitori di vetro, sino alle 6 del mattino.

Si tratta in realtà di un’ordinanza che ha poco a che fare con il concetto di commercio – osserva Martini – ma piuttosto con la poca intelligenza di chi usa le bottiglie per mandarle in frantumi o di chi consuma alcool per dare sfogo a schiamazzi, risse o quant’altro, tutte cose che sicuramente non fanno bene alla nostra città. Ci rendiamo conto, come associazione, che la restrizione nasce proprio come deterrente al disagio che questi fenomeni provocano alla città e che, inevitabilmente, vanno a danno anche dei commercianti”.

“Le categorie più colpite dall’ordinanza – spiega il direttore di Confcommercio - sono i negozi di alimentari e i market che vendono anche bevande alcooliche in bottiglia, peraltro a partire da un orario in cui a rimanere aperti sono soprattutto i cosiddetti minimarket “etnici”, mentre per quello che riguarda il divieto di asporto di contenitori in vetro nei locali che fanno somministrazione, questi potranno tranquillamente continuare ad esercitarla anche dopo le 21, purché le bevande siano consumate all’interno del locale stesso o del dehor. Niente bottiglie da portar via, insomma”.

La nostra città – aggiunge Martini – già sconta qualche problema di troppo in tema di decoro urbano. Il fatto di poter evitare che queste bottiglie vengano utilizzate spesso anche per delle vere e proprie battaglie, a volte buttale sotto le auto in sosta o di passaggio con il rischio di provocare danni, ci fa dire che con il buon senso civico di quest’ordinanza non ci sarebbe bisogno ma, realisticamente, si rende necessaria”.