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L'amarezza del presidente Besana
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L'NBA-Zena si arrende: è stata comunicata ufficialmente la rinuncia alla Serie A2 di basket femminile; la ricerca dei supporti economici necessari ad affrontare, per il terzo anno consecutivo, il secondo campionato nazionale (attualmente il massimo livello dell'intero movimento ligure) non ha prodotto gli effetti sperati, ed in assenza di certezze la società ha deciso di rinunciare.

"A dire il vero" -commenta amaramente il presidente Besana- "non solo la ricerca non ha prodotto gli effetti sperati, proprio non ha sortito alcun effetto... in questo momento non c'è un solo euro proveniente da sponsorizzazioni e quindi è a rischio anche l'eventuale partecipazione al campionato di Serie B, che in Liguria non viene organizzato e che presuppone l'accoglienza da parte del Comitato Regionale Piemonte. Noi ovviamente abbiamo effettuato formalmente la richiesta, però la situazione oggi è tutt'altro che rosea. L'amarezza è tanta" -continua Besana- "soprattutto se si considera che non solo abbiamo portato il basket femminile della nostra città al punto più alto della sua storia cestistica femminile ma l'abbiamo anche fatto senza venir meno alla nostra connotazione sociale, con iniziative che hanno portato la nostra società e la nostra città al centro dell'attenzione cestistica nazionale. Se tutto ciò, aggiunto alle due partecipazioni consecutive alla Poule Promozione per la Serie A1 non è sufficiente a destare il benché minimo interesse da parte degli imprenditori locali dobbiamo solo prenderne atto ed agire di conseguenza. In altre realtà gli amministratori locali si fanno parte attiva per coagulare l'attenzione delle aziende territoriali attorno alle più importanti realtà sportive. Noi abbiamo invece toccato con mano la netta predisposizione a promettere, soprattutto nei periodi preelettorali, attenzioni puntualmente disattese. Non abbiamo chiesto un centesimo alla pubblica amministrazione, consapevoli che le priorità in una comunità che affronta periodi di crisi economica debbano essere altre. Ci aspettavamo però un minimo di attenzione in più: i contatti con le aziende importanti, ed in città ce ne sono molte, sono più facili per gli amministratori locali che per semplici cittadini quali siamo noi... in altre realtà accade, a Genova no... è un vero peccato..."