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Provvedimento disciplinare per il sostegno a Rete a sinistra
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Siamo alla resa dei conti. Matteo Bellegoni, segretario provinciale della Cgil spezzina racconta a Primocanale cosa c'è dietro alla "scomunica" del PD della Spezia che ha annunciato un provvedimento disciplinare nei confronti dei rappresentanti della Cgil che hanno apertamente sostenuto Rete a Sinistra alle ultime elezioni.

Bellegoni, insieme a Carla Mastrantonio, Lara Ghiglione e a Lorenzo Cimino (ex segretario Cgil in lista con Pastorino alle regionali), in realtà non hanno più la tessera del Pd, ma ricoprivano incarichi nell'assemblea e nella direzione provinciale. E rappresentano la classe dirigente della Cgil spezzina.

La missiva inviata dalla presidente dell'assemblea Federica Pecunia è stata letta da molti esponenti del sindacato come una vera e propria scomunica alla Cgil. Un modo per dire: "I rapporti tra PD e Cgil si chiudono qui". Bellegoni ricostruisce l'accaduto. E racconta tutto a Primocanale.

Ecco l'informativa della Presidente dell'assemblea al comitato di garanzia del PD

Carissima Presidente,
ti scrivo nel merito di quanto già abbiamo condiviso di persona nella riunione che abbiamo avuto negli scorsi giorni.
Il clima di questi giorni ci obbliga ad una attenta riflessione politica, ma anche necessariamente a una disamina di come poter far fronte a comportamenti che violano in maniera molto pesante il codice etico e lo statuto del nostro Partito.

E' fondamentale restituire il giusto ordine e autorevolezza agli organismi dirigenti a tutti i livelli del Pd territoriale.

A fronte della situazione venutasi a creare durante la campagna elettorale, si sono riscontrati evidenti casi di violazione che a mio parere non possiamo non segnalare e su
i quali ritengo sia necessario procedere.
Mi attengo alla normativa statutaria all'articolo 40/1 per cui si identifica nella Commissione di Garanzia il ruolo di vigilanza sulla corretta applicazione , nonchè sul rispetto da parte degli iscritti e degli organi del Partito dello statuto e del codice etico.

1) LORENZO CIMINO: candidato al consiglio regionale con la lista Rete a Sinistra. Secondo l'articolo 11 del regolamento delle commissioni di garanzia, gli iscritti che al termine delle procedure per la selezione delle candidature si sono candidati in liste alternative a quelle del Pd, o in ogni modo non autorizzate dall'organo del Pd territoriale competente, a norma dell'art.2 comma 9 dello statuto sono esclusi e non più registrabili per l'anno in corso e per quello successivo nell'Anagrafe degli iscritti. Il provvedimento è adottato , con efficacia immediata, dalla commissione competente su segnalazione dell'organismo dirigente del territorio di cui l'iscritto fa parte. Te lo segnalo in qualità di Presidente dell'assemblea provinciale, in quanto Cimino è membro della Direzione Provinciale, nonchè dell'assemblea Provinciale.

Inoltre non bastasse la delibera della commissione regionale di garanzia che ha per oggetto il mancato sostegno ai candidati del pd, riporta al punto 6 , rifacendosi all'art 2.9 dello Statuto , come unico automatismo il caso di un iscritto che si candida in liste alternative a quella del Pd la cancellazione automatica dall'anagrafica degli iscritti per l'anno in corso e il seguente.

2) LARA GHIGLIONE. Iscritta che ha apertamente sostenuto la candidatura di Lista Pastorino alle scorse elezioni Regionali, membro della Direzione Provinciale, dell'assemblea provinciale e membro dell'assemblea nazionale.

3) BELLEGONI MATTEO. Iscritto che che ha apertamente sostenuto la candidatura di Lista Pastorino alle scorse elezioni Regionali,membro dell'assemblea provinciale.

4) MASTRANTONIO CARLA. Iscritta che ha apertamente sostenuto la candidatura di Lista Pastorino alle scorse elezioni Regionali,membro della Direzione Provinciale e dell'assemblea provinciale.

Restano da esaminare i casi in cui con evidenza alcuni membri degli organismi dirigenti hanno apertamente invitato a scegliere candidati in liste avversarie del Pd attraverso pubblicazioni sui social netw che come immagianabile arrivano al pubblico e di conseguenza operano non in linea all'art 2.6 dello statuto nazionale che recita: " tutti gli elettori e le elettrici del Pd hanno il dovere di:a) favorire l'ampliamento dei consensi verso il partito negli ambienti sociali in cui sono inseriti;b) sostenere lealmente i suoi candidati alle cariche istituzionali ai vari livelli.

Tali doveri riguardano anche iscritti e iscritte, poichè rivestendo incarichi di responsabilità per conto del Partito, decidendo di fare pubblicamente campagna elettorale a favore di candidati contrapposti alle eleziioni regionali, creano un importante danno all'immagine pubblica del partito stesso, vista anche l'importanza mediatica dell'appuntamento elettorale.
Resto a tua disposizioione per chiarimenti e per eventuali sviluppi.
La Presidente dell'Assemblea Provinciale Federica Pecunia.



Questa la comunicazione della commissione di garanzia del PD agli esponenti sindacali.

A: Lorenzo Cimino, Lara Ghiglione, Bellegoni Matteo, Mastrantonio Carla
e, p.c., a : Federica Pecunia, Componenti Commissione Provinciale di Garanzia

Vi comunico che nei vostri confronti è stata richiesta, da parte della Presidente dell'Assemblea del PD, l'apertura di un procedimento disciplinare.

La Commissione procederà alla vostra audizione nella prima seduta utile.
Colgo l'occasione per precisare che, a' sendi art. 8.3 del Regolamento delle Commissioni di Garanzia, "le Commissioni, entro trenta giorni a decorrere dalla data di ricezione del ricorso, effettuano opportune verifiche, istruttorie, audizioni. Esse devono in ogni caso garantire l'esito del ricorso entro il tempo massimo di sessanta giorni dall'inizio della procedura.".

La Presidente della Commissione Provinciale di Garanzia
Maria Angela Lazzoni