cronaca

Trenitalia concede una 'sala d'aspetto' per l'emergenza
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Seconda alba sugli scogli per i 100 migranti che protestano per la chiusura della frontiera da parte della Francia a Ponte San Ludovico. Notte tranquilla anche alla stazione di Ventimiglia, dove hanno dormito circa 80 persone tra cui donne e bambini. Stamani la polizia potrebbe iniziare a mediare con i migranti sugli scogli per favorirne l'allontanamento volontario. 

Trenitalia ha concesso al comune una 'sala d'aspetto' all'interno della stazione di Ventimiglia per ospitare i migranti che dormono vicino allo scalo ferroviario. La struttura è stata ottenuta dal comune al termine di un vertice che si è tenuto con la prefettura di Imperia. Intanto alla frontiera la gendarmerie francese ha rafforzato i controlli oltreconfine mentre gli uomini del battaglione mobile dei carabinieri presidiano, in territorio italiano, la zona della scogliera.

La gendarmerie francese ha ulteriormente rafforzato i controlli alla frontiera di Ponte San Ludovico. I militari della Compagnie republicaine de securité fermano e controllao tutti i furgoni che provengono dalla parte italiana. Il traffico verso Mentone è sostenuto, e si tratta per la maggior parte di italiani che lavorano in Francia.

PRIMI TRASFERIMENTI - Alcuni profughi, tra cui donne e ragazzi, che da due giorni si trovano alla scogliera di Ponte San Ludovico hanno accettato il trasferimento alla stazione di Ventimiglia. Questo risultato è stato possibile grazie alla mediazione della polizia di stato coadiuvata da una giovanissima mediatrice culturale marocchina.

SILP CGIL: "ALFANO SI DIMETTA" - Duro attacco di Roberto Traverso, segretario genovese Silp Cgil: "E' una situazione difficile, gestita male. Sono stati portati a Ventimiglia molti agenti lasciando scoperto il territorio genovese. Una gestione miope del Governo, anche perché Ventimiglia è stata particolarmente colpita dalla spending review che sta mettendo in ginocchio la pubblica sicurezza". E infine l'affondo su Alfano: "Deve essere sfiduciato, fa più politica che il ministro".

PROVOCAZIONE NEOFASCISTA - Un gruppo di una ventina di neofascisti francesi di Generation Identitaire si sono presentati ieri vicino alla scogliera dove si trovano un centinaio di migranti, quindi in territorio italiano, con uno striscione di protesta a sfondo razzista gridando slogan contro i migranti. Immediata la reazione di carabinieri e polizia che hanno fatto allontanare i neonazisti che sono tornati in territorio francese e identificati dalla gendarmerie.

SEGNALE POLITICO FRANCESE - Sono della Compagnie Republicaine de Securité i militari francesi che si trovano sulla linea di confine a ponte San Ludovico per far osservare la disposizione del governo francese sulla deroga alla Schengen e impedire il passaggio a centinaia di migranti che da ieri si trovano sulla scogliera, in territorio italiano, vicino alla linea di confine. Secondo una fonte interna alla polizia francese "questa disposizione è stata adottata per mandare un segnale politico sulle quote dell'Unione europea". Rispetto al 2011, quando avvenne un fatto analogo, la presenza della gendarmerie del Crs è più imponente.

PANSA MANDA RINFORZI - Sono stati convocati a Roma, dal capo della Polizia Alessandro Pansa, i questori di Bolzano, Udine, Gorizia, Milano, Imperia, le zone di frontiera dove la situazione dei migranti è diventata più critica. L'indicazione è quella di cercare luoghi e spazi per l'accoglienza dei migranti. Un'attenzione particolare è stata dedicata alla questione sicurezza, e alla necessità di garantire il controllo del territorio per evitare tensioni tra i migranti accampati e i cittadini. Il questore di Bolzano Nuccio Carluccio ha riferito che "il Capo della Polizia ha confermato l'invio di personale di rinforzo per tutto il tempo che sarà ritenuto necessario".

POLIZIA, APPELLO ALLA POLITICA - Quanto accade alla frontiera è indice "di una situazione che affida, sempre più, all'autorità di pubblica sicurezza il compito di risolvere aspetti che hanno, in questo caso, connotazioni europee se, non, internazionali". Lo sostiene Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil. Serve, secondo Tissone, "uno sforzo comune che deve andare oltre gli interessi particolari del momento individuando, in un periodo medio-lungo, politiche nazionali ed europee capaci di fornire risposte all'esodo in atto che qualsiasi organo di polizia non sarà mai in grado di dare, oggi a Ventimiglia come, nel futuro, in qualsiasi luogo del modo".

ASSISTENZA - La Croix Rouge francese ha attraversato il confine di Ponte San Ludovico per assistere i circa 50 migranti che, nonostante il forte temporale che si è abbattuto sulla costa, sono rimasti sugli scogli per protestare contro la sospensione di Schengen alla frontiera italo-francese. I migranti, sotto una pioggia battente, hanno intonato il coro 'Droit humain' e 'Ouvrez la frontière'.

Nel centro di Ventimiglia la Croce Rossa, d'intesa con il Comune e la Prefettura, ha disposto servizi igienici e docce mobili. Vengono serviti pasti caldi, anche dalla Croce Rossa francese. Alla frontiera un gruppo di uomini li ha rifiutati in segno di protesta. Sul posto è arrivato anche un piccolo gruppo di Medicin du monde, un'organizzazione no profit francese che si occupa di migranti.

Due ragazzi di Ventimiglia, Irene e Christian, hanno voluto portare cibo e abiti ai migranti che ancora si trovano sugli scogli nella zona di Ponte San Ludovico. "E' indegno che si lascino così delle persone e ritengo che ciascuno di noi per quanto può deve poter contribuire a dar loro sollievo", ha detto Irene.

LE REAZIONI - "Le immagini dei migranti sugli scogli a Ventimiglia "sono un pugno in faccia all'Europa: quelle persone vogliono andare in Europa, non in Italia e domani quelle immagini me le porterò dietro al vertice dei ministri dell'Interno Ue a Lussemburgo". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al programma Agorà su Raitre. Alfano, immagini Ventimiglia pugno in faccia ad Europa 

Quelle persone sugli scogli per altro ha rilevato Alfano, "sono la rappresentazione in vitro delle politiche della Lega, che ha chiesto la chiusura di Schengen: ecco cosa accadrebbe se si applicassero le ricette della Lega". Parlando poi della posizione italiana ai prossimi e decisivi vertici europei, il ministro ha ribadito l'intenzione di "cambiare il regolamento di Dublino, che è un muro che recinta il paese di primo ingresso degli immigrati. Questa norma forse andava bene nel momento in cui è stata sottoscritta, anni fa, ma non adesso che stiamo affrontando un dramma epocale .

E' necessario, ha proseguito Alfano, "distinguere chi ha diritto all'asilo e chi non lo ha: questi ultimi devono essere rimpatriati, ma per farlo serve un accordo con i paesi di provenienza ed un conto è se questo accordo lo firma l'Italia,
un altro se lo sottoscrive l'intera Europa".