"Taranto è una situazione che o la o sono guai seri per il Paese e per il Governo", avverte il commissario straordinario dell'Ilva, Corrado Carrubba, intervenendo al convegno dei giovani di Confindustria. Fiducia sul piano? "Se pensassi che sto facendo il becchino di qualcosa non farei questo mestiere", ribatte. "Mi attengo al mio mestiere, alle leggi e al programma che ho in mano". Sul fronte del "progetto ambientale ambizioso e molto avanzato", ha aggiunto Carrubba, "da vecchio ambientalista credo che sia un giusto equilibrio. Poi è e resta un siderurgico, non è certo un campo eolico".
E nel complesso per risolvere la questione ci vorranno "dieci anni". Resta un problema di politica industriale, al bivio tra "la scelta di farsele in casa" attività come nel settore dell'acciaio "o decidiamo che un pezzo di economia di base non la facciamo più". Il "fuoco amico" degli ambientalisti? "Non fa piacere, a volte non fa piacere passare per un tardo-industrialista".
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