La Dia di Genova ha confiscato beni per 2 milioni di euro a Domenico Romeo, pregiudicato 59enne residente ad Arcola, nello spezzino e originario di Roccaforte del Greco in provincia di Reggio Calabria. Romeo è ritenuto un personaggio di elevato spessore delinquenziale e ha ricoperto il ruolo di referente strategico di una ramificazione ligure della ‘ndrangheta, i cui vertici risiedono in Provincia di Reggio Calabria.
Imprenditore del ramo trasporti, ha gestito alcune società in provincia di La Spezia e Massa, intestandole fittiziamente a prestanomi compiacenti, in concorso con altri personaggi originari della Calabria ma residenti in Liguria e Toscana, tutti già denunciati all’Autorità Giudiziaria di La Spezia nell’ambito dell’operazione “Grecale Ligure"condotta dal Centro Operativo genovese.
Romeo è sulla scena criminale dall'inizio degli anni ’80 ed è proseguita ininterrottamente sino ad oggi. Numerosi sono stati i provvedimenti giudiziari a suo carico per estorsione, usura, riciclaggio, ricettazione, associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, nonché per porto abusivo e detenzione di armi.
Il Tribunale della Spezia gli ha inflitto anche una misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno della durata di 2 anni e mezzo.Tra i beni confiscati figurano le quote di tre società di autotrasporto oltre a numerosi autobus, furgoni, autovetture, e autoarticolati intestati alle predette aziende.
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