cronaca

Sposata la tesi degli avvocati di Berneschi
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Quarta giornata dell'udienza preliminare a carico dell'ex presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi e altre 9 persone indagate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio e falso nell'inchiesta per la truffa milionaria ai danni dell'istituto di credito genovese.

Davanti al gup Teresa Rubino, hanno parlato i difensori dell'imprenditore Sandro Maria Calloni e del notaio Piermaurizio Domenico Priori, al quale viene contestato il solo falso in atto pubblico. I legali di Calloni hanno sostenuto l'incompetenza territoriale del giudice genovese, così come aveva già fatto nella prima udienza l'avvocato di Berneschi Maurizio Anglesio, a favore del tribunale di Milano in quanto, secondo gli avvocati difensori, il reato di riciclaggio - considerato reato primo - è stato perfezionato proprio nella città meneghina.

Il difensore del notaio Priori, invece ha avanzato istanza di patteggiamento con derubricazione del reato da falso in atto pubblico a falso in certificazione. I pubblici ministeri Piacente e Franz hanno infine dato parere negativo alla richiesta, da parte di Calloni, della revoca del divieto di espatrio mentre il giudice non ha richiesto per il momento pareri sulla richiesta di rito alternativo avanzata da Priori. Dopo l'affidamento al consulente della trascrizione delle intercettazioni telefoniche, il giudice Rubini ha interrotto l'udienza rinviandola al 19 maggio.