cronaca

Sigilli a miniappartamenti nei vicoli Genova in uso a prostitute
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Aveva militato nella Legione straniera prima di ereditare una fortuna dalla madre che gli ha lasciato, morendo, una cinquantina tra appartamenti e fondi nel centro storico di Genova. Fondi che lui affittava a giovani sudamericane con cittadinanza spagnola e regolare visti di soggiorno che, assieme ai transessuali, utilizzavano i 'bassi' per prostituirsi. Così Arturo Z., oggi sessantenne, è stato denunciato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione visto che secondo gli investigatori della squadra mobile di Genova sapeva perfettamente cosa facevano in quei fondi le tante 'Bocca di rosa'.

Infatti, in uno dei bassi di vico Cavigliere, vicino ai pied à terre utilizzati dalle ragazze, l'ex legionario si era ricavato un ufficetto dove teneva accurati registri, che sono stati sequestrati assieme ai tre 'bassi'. Tra l'altro, l'affitto - 250/300 euro al mese come da mercato immobiliare - se l'andava a prendere direttamente e, come si conviene a un corretto padrone di casa, si occupava in prima persona della manutenzione straordinaria dei miniappartamenti.

Tutti i bassi peraltro avevano ben altra destinazione d'uso: nessuno era adibito a civile abitazione ma erano tutti fondi accatastati come magazzini, negozi o laboratori artigianali. Il proprietario aveva pensato bene di modificarli e attrezzarli ricavando, in 9 mq, un bagno e una camera da letto con il relativo, essenziale mobilio. Il blitz della squadra mobile è scattato nel pomeriggio: sigilli ai miniappartamenti dove era in corso la turnazione delle ragazze, sequestri di materiale documentale e notifica della denuncia all'ex legionario. Le indagini proseguono.