
C'è stato un calo del 30% delle ore di sosta a pagamento vendute, che ha influito sui ricavi dell'azienda, anche se in misura non proporzionale perché c'è stato un aumento tariffario che ha compensato in parte le perdite. "Abbiamo registrato molte meno presenze e perso alcune aree di sosta di qualità - dichiara l'amministrare delegato di Genova Parcheggi Claudio Gavazzi - Da parte dei genovesi c'è una tendenza alla riduzione della durata della sosta. La nostra società paradossalmente ha lo scopo di ridurre la mobilità privata a favore di quella pubblica e quando l'ottiene ha dei dati di bilancio negativi".
Tra le altre cose, è emerso che sono 18.500 i parcheggi su strada a pagamento nella 'Blu Area' a Genova a fronte di 70.000 autorizzazioni rilasciate. Se non ci fosse la rotazione della sosta i genovesi dovrebbero parcheggiare quattro auto accatastate l'una sopra l'altra, senza contare i non residenti che vanno a sommarsi al traffico del centro città. Tre le categorie degli autorizzati: residenti, disabili e permessi speciali.
"Abbiamo una percentuale di 3,7 di stalli disponibili su tagliandi emessi - dichiara l'amministrare delegato di Genova Parcheggi Claudio Gavazzi - in altre città è molto più bassa, se lo stallo non è disponibile per la rotazione perché è bloccato dal residente la sua redditività è inferiore".
IL COMMENTO
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