
"Per Natale-scrive il sacerdote- non comprerò oggetti ma darò loro dei buoni acquisto che andrò a prendere da negozi colpiti dall'alluvione". Poi spiega: "vado da un negozio alluvionato, gli lascio i soldini, lui mi fa un buono acquisto, e io regalo il buono acquisto".
Se poi questo buono acquisto viene regalato a chi ne ha più bisogno si chiude il cerchio. "Un modo molto concreto e utile di aiutare - conclude don Porcile -. Mercato solidale, chiamiamolo così".
IL COMMENTO
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