
Oggi si continua a pompare acqua con le idrovore, che in quasi tre settimane non si sono mai fermate. Entrando nel parcheggio e scendendo al livello -2 l’immagine è spettrale: auto coperte di fango e detriti ovunque. Impossibile scendere di più: la struttura, che resta off limits per ragioni di sicurezza, è ancora piena di fango e in molti punti l’energia elettrica non è ancora stata riattivata.
In attesa che le auto intrappolate vengano rimosse e si proceda alla rimozione di ciò che resta dopo l’alluvione, restano alcune domande: cosa sarebbe accaduto se l’esondazione fosse avvenuta in pieno giorno? Come avrebbe fatto a mettersi in salvo un automobilista che si fosse trovato al piano più basso del parcheggio al momento dell’alluvione? Ma soprattutto: il parcheggio sarà riaperto così com’è, o si prenderanno provvedimenti per la sicurezza? Una domanda da girare all’azienda che gestisce il park, ma soprattutto al Comune, che ha ceduto la struttura in concessione.
IL COMMENTO
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