La coltivazione sorgeva nell'autorimessa di un'abitazione unifamiliare situata sulle alture della città. La donna, aveva realizzato il vivaio utilizzando tecniche specifiche per procedere alla semina e alla coltivazione di piante di cannabis, ricorrendo ad un sistema di illuminazione e riscaldamento ottenuto con l'utilizzo professionale di lampade al sodio ad alta pressione, nonché il filtraggio e riciclo dell'aria grazie ad appositi aspiratori e l'impiego di un articolato sistema d'irrigazione.
Il tutto gestito grazie a timer che regolavano i cicli di luce, ombra ed acqua. Infine, per evitare sguardi indiscreti, la struttura era opportunamente schermata per coprire i rumori delle apparecchiature e la luce proveniente dalle lampade. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati anche 5 grammi di cannabis gia' essiccata, un bilancino elettronico di precisione e circa 180 semi di cannabis indica.
IL COMMENTO
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